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Cronaca

Negozi aperti il 25 aprile, Fisascat Cisl si oppone

Fisascat Cisl si schiera contro le aperture dei negozi e dei centri commerciali il 25 aprile, invitando i cittadini a unirsi alla protesta dei commessi

Fisascat Cisl, attraverso il segretario generale di Treviso Mirco Ceotto, ribadisce la propria contrarietà all'apertura di negozi e centri commerciali in giorni festivi come il 25 aprile e il Primo Maggio.

“Come Fisascat siamo fermamente contrari ad aprire i negozi il 25 aprile e il Primo Maggio, giornate di forte intensità emotiva per tutti i cittadini e pertanto anche per i dipendenti del commercio”. Aperture straordinarie che, secondo il sindacato, "facilitano solo la grande distribuzione, che ha mezzi e persone per poter reggere un tale impegno".

"Diverso il livello di impegno organizzativo e finanziario che la piccola distribuzione locale e il negozio possono mettere in campo per affrontare una liberalizzazione di orari che non ha precedenti - spiega Ceotto - Nei fatti, si sta creando una concorrenza senza equilibrio, dove il rischio è quello di svuotare dei negozi i centri delle nostre città a favore di un sistema commerciale basato sulle grandi superfici, che non è mai stato nella nostra cultura. Dovremmo chiederci quindi quale commercio vogliamo per il futuro”.

Fisascat ribadisce, comunque, che il contratto nazionale di lavoro non contempla alcun obbligo lavorativo durante le festività, in quanto in tali giornate i lavoratori sono esentati dalla prestazione lavorativa.

“Questo significa - sottolinea Ceotto - che anche se il dipendente si rifiuta di prestare la sua opera durante una festività ha il diritto ad avere la sua retribuzione per quella giornata, e comunque nessuno può contestargli l’assenza. Di fatto sono giornate di festa per tutti, anche per i lavoratori del commercio. Aderire a scioperi vuol dire solo subire una forte penalizzazione economica. Se qualche dipendente ha particolari contratti individuali con la previsione di lavorare durante le festività, venga nei nostri uffici per verificare la correttezza del contratto”.

Attraverso il sindacato, tuttavia, i lavoratori del settore commerciale chiedono ai consumatori, ai cittadini e alle istituzioni, di unirsi alla protesta contro queste aperture selvagge per poter trascorrere le festività con le proprie famiglie e non all’interno dei negozi e dei centri commerciali.

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