
Scandalo Nes, nelle casse della società nemmeno i soldi per la benzina
Il commissario straordinario Casonato ha incontrato i sindacati per spiegare loro la situazione. A disposizione solo 300mila euro, insufficienti anche per le attività ordinarie
Nelle casse della Nes non ci sono nemmeno i soldi per il carburante. A tracciare il quadro, tutt'altro che confortante, della società di sorveglianza al centro dello scandalo dei 28 milioni spariti è il commissario straordinario Sante Casonato, incaricato dal tribunale di gestire il caso.
A disposizione della Nes ci sarebbero appena 300 mila euro, insufficienti anche per quelle attività ordinarie come il rifornimento di carburante o il cambio delle gomme dei mezzi.
Casonato ha incontrato le sigle sindacali che assistono i dipendenti, spiegando loro che nei prossimi giorni cercherà di ottenere finanziamenti per salvare la società. La missione di Casonato, però, sembra impossibile. Il clima di tensione che si è creato intorno a Luigi Compiano, patron della Nes, non facilita le cose.