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Cronaca San Biagio di Callalta

Non era ubriaco ma influenzato: assolto in aula, valuta se chiedere i danni

Protagonista della vicenda il 42enne Wilmer Archiutti, uno degli imprenditori della famosa famiglia di mobilieri trevigiani, rimasto per 18 mesi con l'auto sotto sequestro

SAN BIAGIO DI CALLALTA Non era ubriaco ma soltanto influenzato. E ora sta valutando di chiedere i danni per essere rimasto per un anno e mezzo con la vettura sotto sequestro. E' la vicenda che ha visto come sfortunato protagonista Wilmer Archiutti, uno degli imprenditori della famosa famiglia di mobilieri trevigiani.

Classe 1974, si trovava al volante della sua Bmw 640 cabrio, un bolide del valore di circa 100 mila euro, quando venne fermato per un controllo da una pattuglia dei carabinieri a Conegliano. Era il 2 dicembre 2014 e l'uomo venne sottoposto alla prova dell'etilometro.

Prima di soffiare, stando a quanto sostenuto dal diretto interessato difeso in aula dall'avvocato Fabio Crea, avrebbe detto ai militari di essere raffreddato e affetto da rinite, mostrando anche le medicine che stava assumendo. Il suo stato di salute non gli ha infatti permesso di effettuare l'alcoltest: sette tentativi andati a vuoto, colpa della tosse che gli impediva di soffiare per i secondi necessari ad accertare se avesse bevuto o meno.

Sarebbe bastato un prelievo di sangue per capirlo, ma per il 42enne scattò la denuncia per il rifiuto di sottoporsi all'accertamento e il sequestro ai fini della confisca del mezzo, che peraltro era in trattativa per essere venduto.

L'uomo, raggiunto da un decreto penale di condanna, ha così deciso di presentare opposizione. In aula ha testimoniato anche lo pneumologo che aveva rilasciato il certificato sullo stato di salute di Archiutti e il giudice, valutate le prove, ha assolto il 42enne con formula piena e disposto la restituzione immediata della Bmw. Forte della sentenza di assoluzione, ora il 42enne sta valutando assieme all'avvocato Crea se presentare una richiesta di risarcimento per i 18 mesi di sequestro del mezzo e per la sua mancata vendita.  

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