Tragico malore in culla, morta bimba di quattro mesi
Inutile la corsa dei genitori, nella prima mattinata di oggi, al pronto soccorso dell'ospedale di Oderzo. Medici e infermieri hanno tentato a lungo di rianimare la piccola, nata lo scorso 4 febbraio
Alle 10.30 di oggi, mercoledì 8 giugno, è giunta al Pronto Soccorso dell’ospedale di Oderzo, portata dai genitori, una bimba priva di segni vitali. La piccola, nata il 10 febbraio scorso nel nosocomio opitergino, è stata lungamente sottoposta a manovre rianimatorie da anestesista e pediatra, purtroppo senza esito. L’ipotesi è che possa essersi trattato di una “morte in culla”: la certezza sulle cause del decesso arriverà dal riscontro diagnostico, che verrà effettuato nei prossimi giorni dal patologo Alberto Furlanetto. Ai genitori della piccola, due trentenni, vanno le più sentite condoglianze dell’Ulss 2.
«Sono casi rari - spiega la dottoressa Paola Lago, direttrice della patologia neonatale presso l'ospedale Ca' Foncello di Treviso - stimabili in uno o due episodi all'anno ma indubbiamente rappresentano sempre una tragedia per i genitori e per il personale medico. Anche in questa situazione la spiegazione più probabile, in attesa dell'esame post mortem, è quella di una cosiddetta Sids, ovvero la Sudden Infant Death Syndrome, sindrome della morte improvvisa o morte in culla lattante. E' un fenomeno frequente in particolare tra uno e cinque mesi di età e rappresenta una delle cause principali di morte nel primo anno di vita. In Italia si stima che ne possano soffrire un nato su duemila».
«Riguarda quasi sempre bambini apparentemente sani - continua la Lago - e il decesso si verifica di solito durante il sonno. Quanto alle cause uno studio americano sembrerebbe ipotizzare la maggiore frequenza nei bimbi che dormono a pancia in giù, molto spesso associata al rigurgito che ne impedirebbe le corretta respirazione. Altre teorie richiamano la tendenza a "smettere di respirare", una condizione che sarebbe diffusa nei bambini molto piccoli, che hanno un sistema neurologico ancora non formato. Di sicuro vi sono anche delle cause esogene, come ad esempio il fumo passivo, che avrebbe gravi conseguenze negative soprattutto sul sistema cardio circolatorio degli infanti».
