Oderzo, scuole medie e liceo "non sicuri": trasferiti studenti e insegnanti
Nuova sede temporanea per gli istituti "Amalteo" e "Scarpa": saranno trasferiti nelle aule del patronato “Don Bosco” di Motta di Livenza e nei locali della parrocchia “San Vincenzo De Paoli” a Oderzo
Le scuole medie "Amalteo" e alcune classi della succursale opitergina del liceo “Scarpa” a Oderzo sono state dichiarate inagibili nella mattinata di venerdì 20 gennaio. All'uscita degli studenti l'avviso alle famiglie con decine di genitori che hanno subito segnalato increduli l'accaduto nei vari gruppi social dell'Opitergino-Mottense.
Con un'ordinanza ad hoc il Comune di Oderzo ha disposto, per motivi di sicurezza, il trasferimento temporaneo delle classi in nuovi spazi didattici. La Provincia di Treviso si è subito attivata con un provvedimento di massima urgenza per trovare le aule idonee e permettere la prosecuzione delle attività didattiche fino al termine degli interventi di adeguamento e messa in sicurezza.
Il trasferimento
Grazie a una prima ricognizione della Provincia, sono state individuate alcune aule al Patronato “Don Bosco” di Motta di Livenza e altri locali alla Parrocchia “S. Vincenzo De Paoli” di Oderzo, per poter accogliere il corpo studenti, docenti e personale della succursale del Liceo Scarpa. Per garantire la normale prosecuzione della didattica, nei primi giorni necessari per completare l'allestimento dei locali, sarà comunicata alle famiglie da parte dello Scarpa la possibilità di svolgere le lezioni a distanza. Inoltre, sempre per venire incontro ai genitori e agli studenti limitando il più possibile le spese e il ricorso alla Dad, la Provincia si è subito attivata anche per l'organizzazione dei trasporti con i mezzi pubblici, che sarà rivista e garantita senza alcun aggravio ulteriore.
I commenti
«Non appena siamo stati informati dal Comune della necessità di svolgere gli interventi di adeguamento delle scuole medie Amalteo, in cui sono ospitati anche gli studenti del Liceo Scarpa, di nostra competenza, abbiamo urgentemente individuato nuovi spazi che potessero accogliere l'intera comunità scolastica durante questa fase transitoria di lavori alle medie - sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso -. La sicurezza dei nostri giovani e di tutto il personale scolastico è la priorità: per i primi giorni, finché saranno ultimati gli allestimenti nelle aule del Patronato e della Parrocchia, l'Istituto ricorrerà provvisoriamente alla Dad, ma stiamo lavorando con il massimo impegno per garantire alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi degli spazi accoglienti e ottimizzati per la didattica. Anche sul fronte trasporti, vogliamo assicurare alle famiglie il minimo disagio: per questo ci siamo accordati con l'azienda di trasporto pubblico per mantenere abbonamenti, adeguare le linee di percorrenza e gli orari, coprendo eventuali costi aggiuntivi. Voglio ricordare, infine, che la Provincia ha già inserito nel Programma Triennale degli interventi di edilizia scolastica superiore il progetto di una nuova sede dello Scarpa anche a Oderzo, in modo che per il futuro gli studenti abbiano nella propria città il principale riferimento scolastico».
«Per consentire l’ultimazione dei lavori di allestimento dei locali da adibire alla didattica - conclude Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Treviso - abbiamo ravvisato, insieme alla dirigente scolastica dell’istituto superiore, di adottare il metodo della didattica a distanza come sistema transitorio, solo per questi primi giorni di assestamento, per consentire a tutte le studentesse e agli studenti, di entrambe le scuole, la prosecuzione regolare delle lezioni. Naturalmente, conosciamo i possibili disagi che comporta la Dad, tuttavia, ripeto, è solo un’alternativa provvisoria per pochi giorni: per questo, come Ufficio Scolastico, abbiamo avvallato questa opzione, necessaria per il ritorno in presenza il prima possibile. Per quanto riguarda, invece, le modalità di impostazione ed erogazione delle lezioni, seguirà una circolare specifica da parte delle dirigenti scolastiche delle due scuole alle famiglie, secondo normativa. La priorità è garantire a tutta la comunità scolastica la massima sicurezza e tutela».