Moglie colpita con il mattarello, l'aggressore: «Scatto d'ira per il vizio del gioco di lei»
L'uomo, un tunisino di 58anni, è finito in carcere, venerdì 4 novembre, dopo aver centrato alla testa la coniuge. Oggi si è svolta l'udienza di convalida e l'interrogatorio di garanzia
«Non volevo farle del male ma la sua ludopatia ma mi ha esasperato». Lo ha detto il tunisino di 58 anni che, nella mattina di venerdì scorso, 4 novembre a Oderzo, ha colpito alla testa la moglie, una connazionale di 46enne, a colpi di mattarello. La donna è stata ricoverata in terapia intensiva all'ospedale di Treviso in prognosi riservata ma le sue condizioni sarebbero in miglioramento.
Accusato di tentato omicidio, il nordafricano (difeso dall'avvocato Giuseppe Muzzupappa - si è presentato oggi, 7 novembre, di fronte al gip Cristian Vettoruzzo per l'udienza di convalida e l'interrogatorio di garanzia nel corso del quale ha risposto alle domande del giudice. Il tunisino e la consorte avevano già litigato in passato, cosa che gli era valsa una condanna per maltrattamenti e una per lesioni personali (entrambe in primo grado). Poi, quando sembrava finalizzata la separazione chiesta dalla donna, i due (genitori di una minorenne e di un ragazzo maggiorenne che studia) si erano riappacificati.
«Ma il mio stipendio - ha detto l'uomo nel corso dell'interrogatorio - andava tutto nel gioco di cui mia moglie è schiava e per il quale è già stata segnalata al Sert. Per questo abbiamo litigato: io stavo facendo il pane e ad un certo punto mi sono girato e l'ho colpita. Ma non volevo, è stato un momento in cui sono stato accecato dalla rabbia».
Il 58enne per ora resta dietro le sbarre della sua cella di S. Bona a Treviso. Il difensore presenterà nei prossimi giorni una istanza per metterlo ai domiciliari e permettergli di andare a lavorare.