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Cronaca

Olimpiadi delle Dolomiti più lontane: "Siamo un'area simbolo della montagna nel mondo"

“La data per la presentazione delle manifestazioni d’interesse – ricorda Zaia -  è il 31 marzo, e per quella data confermo che sarà presentata la manifestazione d’interesse, con Cortina capofila, del complesso Dolomiti"

TREVISO “Non mi stupisce che si parli di Milano e Torino quali candidate a ospitare le Olimpiadi invernali del 2026, anche perché, al momento, quelle giunte dalle due città sono le uniche manifestazioni d’interesse – cioè la richiesta di un territorio di essere valutato dal Cio – ad essere state formalizzate”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando la comunicazione inviata dal Coni al Cio rispetto alle Olimpiadi invernali 2026.

“La data per la presentazione delle manifestazioni d’interesse – ricorda Zaia -  è il 31 marzo, e per quella data confermo che sarà presentata la manifestazione d’interesse, con Cortina capofila, del complesso Dolomiti – Unesco a ospitare le Olimpiadi invernali, a 70 anni dallo svolgimento del 1956, e nei termini concordati con i colleghi Presidenti del Trentino, Ugo Rossi, e dell’Alto Adige, Arno Kompatscher. 

“Un  complesso – sottolinea il Presidente del Veneto -  che può vantare infrastrutture già esistenti, moderne e ai massimi livelli tecnici, tanto da essere ogni anno protagoniste delle più importanti manifestazioni degli sport della neve, a cominciare dalla Coppa del Mondo di Sci, ciò che le rende sostenibile ed ecologico, senza inutili colate di cemento. Parliamo di 1.300 chilometri di piste, di centinaia di impianti di risalita, di comprensori e caroselli che già riuniscono Veneto, Trento e Bolzano nel Dolomiti Superski, di piste da fondo di alta tecnicità e spettacolarità ambientale, come quelle dell’Altopiano di Asiago”.

“Posso fin d’ora affermare – conclude Zaia -  che lavoreremo e ci batteremo a testa bassa affinché il nostro dossier sia valutato con lo scrupolo e l’attenzione che si deve a un contesto che è simbolo della montagna e della natura in tutto il mondo. Non siamo qui per fare la guerra a nessuno, ma non abbiamo alcun timore a confrontarci con chicchessia”.

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