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Cronaca Miane / Via Roma

Delitto di Miane, Liliana Ordinanza confessa: "L'ho ucciso, ha tentato di violentarmi"

Convalidato il fermo per la 28enne di Conegliano imputata dell'omicidio dell'operaio marocchino Mehdi Chairi: la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere ma ha fornito dichiarazioni spontanee

TREVISO "Si l'ho ucciso io, ha tentato di violentarmi". Liliana Ordinanza, la 28enne coneglianese accusata dell'omicidio dell'operaio marocchino di 42 anni, Mehdi Chairi, si è avvalsa della facoltà di non rispondere ma ha fornito queste, choccanti dichiarazioni al giudice per le indagini preliminari Silvio Maras che ne ha convalidato il fermo.

La giovane, difesa dall'avvocato Luca Dorella, ha quindi confermato le accuse a suo carico e spiegato dunque quale è stato il movente del delitto avvenuto domenica, tra le 4 e le 5 del mattino. Mehdi Chairi era stato trovato morto, riverso a terra nella mansarda in cui viveva, a Miane in via Roma.

La giovane, con cui aveva trascorso la nottata a bere e fumare crack, l'ha ferito mortalmente con diverse coltellate, di cui due mortali ed era poi fuggita con l'auto dello straniero, una Alfa 147 nera. Proprio il ritrovamento della vettura a Conegliano in via Verdi (non lontano dal luogo in cui si era trasferita con la madre da qualche settimana), e il racconto di alcuni testimoni che domenica mattina avevano visto scendere dal mezzo la 28enne (al momento del fermo di martedì mattina aveva ancora in tasca le chiavi del veicolo), sono gli elementi chiave dell'indagine condotta dal pm Barbara Sabbatini.

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