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Cronaca Villorba / Via Pola

Svolta nell'omicidio di Villorba, fermata coppia: "Ha confessato"

Marito e moglie avrebbero confessato l'omicidio di Vito Lombardi, trovato senza vita da un contadino in un canale. Tensione a Borgo Capriolo

VILLORBA Sarebbe stato ucciso a colpi in testa. E probabilmente era già morto da diversi giorni. L'ultima volta che lo avevano visto era stato martedì, poi venerdì pomeriggio il suo corpo senza vita è stato trovato da un agricoltore all'interno di una canaletta nelle campagne di Villorba. 

Sabato i due presunti assassini, una coppia di coniugi, hanno confessato l'omicidio. Vania Lazzarato, 42 anni, e il suo ex marito Amedeo Bonan, 53 anni, sono stati sottoposti a fermo per omicidio volontario. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dei fatti, ma si pensa che alla base dell'assassinio possa esserci una lite per motivi anche economici, in particolare riguardo al possesso della casa. Non si esclude l'ipotesi del delitto anche passionale. La vittima, Vito Lombardi, aveva 47 anni. Sembra che nei giorni scorsi, da quanto si apprende, sia stato coinvolto in una lite piuttosto accesa con due residenti nel quartiere in cui viveva, in Borgo Capriolo. Proprio la coppia che poi avrebbe confessato tutto. Compresi i colpi sferrati con sassi e mattarello.

 

ll luogo dell'omicidio a Villorba

A puntare il dito contro i due coniugi i residenti della palazzina in cui tutti e tre i protagonisti della sanguinosa vicenda abitavano. I carabinieri hanno dovuto ora dopo ora fare luce su una storia complessa. La moglie che avrebbe confessato, infatti, avrebbe intrattenuto con Vito Lombardi una relazione extraconiugale. Era a tutti gli effetti la sua compagna e convivente, approfittando dell'assenza del "legittimo marito". Al suo ritorno, Lombardi, disoccupato, sarebbe stato addirittura buttato fuori di casa. Da quell'appartamento di sua proprietà. Una spirale di acrimonia e liti che quindi ha portato a quello che potrebbe rivelarsi come un possibile brutale regolamento di conti. Non ci sarebbe dunque solo la questione passionale alla base del delitto.

Potrebbero avere concorso soprattutto alcuni screzi di tipo economico tra i tre. In primis il possesso di quella abitazione contesa. Fatto sta che i due coniugi venerdì, tra il tentativo di linciaggio dei residenti che hanno subito puntato il dito contro di loro, sono stati subito portati nella caserma del comando provinciale dei carabinieri assieme alla figlia. Quest'ultima è stata lasciata andare, mentre le indagini si sono concentrate su marito e moglie (che all'inizio erano ascoltate solo come persone "informate dei fatti"). Tenuti sotto torchio per tutta la notte, la mattina seguente hanno confessato. La coppia martedì avrebbe attirato il 47enne, che non dava più notizie di sé da giorni, in quel luogo isolato di Villorba che sarebbe poi divenuto teatro dell'omicidio. Al culmine del diverbio sarebbe stato preso a sassate in testa e colpito sempre al capo anche con un bastone o un mattarello. Il trio era stato visto allontanarsi insieme in bicicletta poco prima dell'assassinio.Ora la domanda che si pongono gli investigatori dell'Arma è quanto fosse stato premeditato il delitto. Forse i due rei pensavano solo di dare una lezione a Lombardi. Poi tutto in quel caso sarebbe sfuggito loro di mano. Ma si fa sempre più largo l'ipotesi che quanto accaduto fosse parte di un piano per entrare definitivamente in possesso dell'appartamento fino a quel momento conteso. Con l'uscita di scena di Lombardi l'abitazione sarebbe stata tutta a disposizione dei rei confessi.


A scoprire il cadavere tra via Colombero e via Pola, nei pressi del campo rom della zona, è stato un operaio di un consorzio di bonifica mentre era intento a tagliare dell'erba vicino al canale Vittoria. I soccorritori dei vigili del fuoco sono poi arrivati sul posto insieme ai carabinieri e al Pm di turno Sanzari e sono immediatamente partite le indagini per tentare di ricostruire la dinamica dei fatti.

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