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Cronaca Montebelluna

"Non voglio più lavorare" e con la livella colpisce alla testa il datore di lavoro

Il capo dell'impresa si stava dirigendo verso il furgone quando in quel momento l'operaio, un 39enne albanese, ha scagliato tutta la sua ira sul titolare colpendolo più volte alla testa con la livella in alluminio

MONTEBELLUNA La discussione in cantiere sfocia in violenza. E' accaduto ieri mattina a Montebelluna, durante dei lavori di ristrutturazione privata in un cantiere edile in via Dei Zanin. L'impresa edile stava svolgendo appunto delle normali operazioni di ristrutturazione con 3 uomini, due operai e il datore di lavoro. Una questione nata tra uno dei due operai e il titolare legata al lavoro da svolgere sull'abitazione che si è tramutata in una furiosa lite mandando in escandescenza l'operaio.

Sembrerebbe che l'uomo non avesse nessuna intenzione di svolgere l'attività richiesta dal proprio superiore arrivando a dirgli con forza "non voglio più lavorare". Così il capo dell'impresa si è diretto verso il furgone ed è in quel momento che l'operaio, 39enne albanese, ha scagliato tutta la sua ira sul titolare colpendolo più volte alla testa con la livella in alluminio. La furia dell'uomo non si placa e sempre armato di livella si getta contro i finestrini del camion mandandoli in frantumi. E' dovuto intervenire il collega per fermare il connazionale albanese e la sua rabbia chiamando immediatamente i carabinieri.

Thomo Marenglen, operaio albanese 39enne residente a Quarto d'Altino, è stato arrestato e processato per direttissima oggi al tribunale di Treviso con l'accusa di lesioni personali aggravate, in quanto è stato riscontrato che l'uomo era già stato segnalato per esperienze pregresse segnalate dai servizi sociali veneziani. Il processo oggi ha visto esprimere la sua pena nella durata di 7 mesi. Il datore di lavoro ha riportato durante l'aggressione un trauma cranico e una prognosi di 18 giorni.

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