Volo di otto metri da un tetto per un operaio a Castagnole
Spaventoso incidente sul lavoro a Castagnole. Un operaio è caduto da un tetto alto otto metri ed è vivo per miracolo. Ha riportato numerose fratture ma non è in pericolo di vita
Si è schiantato al suolo dopo un volo di otto metri, sotto gli occhi increduli e terrorizzati del proprio titolare. È salvo per miracolo l'operaio di 47 anni che ieri mattina è caduto dal tetto della "Treviso Macchine" di Castagnole.
Secondo quanto si è appreso l'uomo, di origini veronesi, stava lavorando alla sostituzione della copertura in fibrocemento del tetto dell'azienda con una nuova in metallo. Con lui si trovava anche il titolare dell'impresa di Verona. All'improvviso è avvenuto quello che i tecnici dello Spisal definiscono uno "sprofondamento" e l'operaio è precipitato all'interno del capannone. Un volo di otto metri, che ha fatto pensare al peggio.
I presenti hanno subito chiamato il 118 e in pochi minuti sul posto sono intervenuti i medici del Suem di Treviso. "Un miracolato" lo hanno definito. L'operaio è stato trasportato d'urgenza all'ospedale Ca' Foncello di Treviso, dove si trova ora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Chirurgia. Nello schianto l'uomo ha riportato una frattura al bacino e al femore e diverse contusioni e il suo quadro clinico, sebbene non sia in pericolo di vita, viene tenuto sotto stretta osservazione.
Nel frattempo i tecnici dello Spisal hanno avviato le indagini sulle cause dell'incidente e sentito i testimoni. Si tratta di appurare se il quarantasettenne sia precipitato per il cedimento improvviso di una lastra della copertura sulla quale stava lavorando, oppure se sia caduto per sbaglio, non accorgendosi di un punto dove la copertura era già stata parzialmente rimossa. L'ipotesi più probabile, tuttavia, sembra la prima. Lo Spisal dovrà inoltre verificare se l'operaio, al momento del volo, indossasse tutti i dispositivi di protezione individuale previsti dalla legge.
