rotate-mobile
Cronaca

Ordinanza antismog, è guerra tra Ascom e l'amministrazione

I commercianti lamentano le misure anti smog e chiedono che il centro diventi più vivo. Manildo: "Abbiamo sette tavoli aperti al momento"

“Letti i giornali non si riesce a capire lo spirito e il significato delle dichiarazioni dei vertici di Ascom. Sul piano del metodo è innegabile che ci hanno lasciato perplessi, su quello dei contenuti non possiamo ribadire che abbiamo una visione di città e in questa direzione ci stiamo muovendo. Spiace dirlo, ma la sensazione è che dietro quelle dichiarazioni ci sia un tentativo di autodifesa. Come amministratori siamo chiamati a lavorare per salvaguardare l’interesse di tutti i cittadini, non solo la categoria dei commercianti. In questo senso va anche l’ordinanza antismog che risponde a un’esigenza comune e collettiva di tutela della salute. D’altra parte questa è la nostra visione di città: più attenta all’ambiente, più sana, più pulita, fatta di una mobilità più sostenibile. L’ordinanza antismog, che ribadiamo è del tutto identica a quella emanata dalla precedente amministrazione, questa volta ha fatto parlare di sé semplicemente per i controlli che, a differenza del passato, sono stati eseguiti davvero. Anche questo risponde a un principio di verità e trasparenza: noi facciamo quello che diciamo”.

Queste le parole del sindaco di Treviso in risposta alle accuse mosse, a mezzo stampa, dai vertici di Ascom Treviso. Il primo cittadino ribadisce come l’emanazione e l’applicazione dell’ordinanza risponda ai vincoli imposti dalla direttiva europea del 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa. L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inoltre stabilito che eiste una causalità tra sforamento dei livelli di Pm10 e malattie dell’apparato cardiocircolatorio.
“Le dichiarazioni rilasciate da Ascom circa la chiusura del centro storico e la conseguente penalizzazione delle attività commerciale non hanno alcuna scientificità. Crediamo che sia vero esattamente il contrario: che alla progressiva pedonalizzazione del centro storico corrisponda anche il rilancio delle attività commerciali”.
Il sindaco risponde poi alla richiesta di tradurre le parole in fatti: “I passi compiuti fino a qui stanno traducendo in azioni i propositi annunciati fin dalla campagna elettorale. Sette sono i tavoli di concertazione avviati con le associazioni di categoria: credo sia un segnale evidente di come la voce di questa categoria sia tenuta in debito conto da parte dell’amministrazione”, chiude Manildo.     

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ordinanza antismog, è guerra tra Ascom e l'amministrazione

TrevisoToday è in caricamento