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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Ordinanza antismog, è guerra tra Ascom e l'amministrazione

I commercianti lamentano le misure anti smog e chiedono che il centro diventi più vivo. Manildo: "Abbiamo sette tavoli aperti al momento"

“Letti i giornali non si riesce a capire lo spirito e il significato delle dichiarazioni dei vertici di Ascom. Sul piano del metodo è innegabile che ci hanno lasciato perplessi, su quello dei contenuti non possiamo ribadire che abbiamo una visione di città e in questa direzione ci stiamo muovendo. Spiace dirlo, ma la sensazione è che dietro quelle dichiarazioni ci sia un tentativo di autodifesa. Come amministratori siamo chiamati a lavorare per salvaguardare l’interesse di tutti i cittadini, non solo la categoria dei commercianti. In questo senso va anche l’ordinanza antismog che risponde a un’esigenza comune e collettiva di tutela della salute. D’altra parte questa è la nostra visione di città: più attenta all’ambiente, più sana, più pulita, fatta di una mobilità più sostenibile. L’ordinanza antismog, che ribadiamo è del tutto identica a quella emanata dalla precedente amministrazione, questa volta ha fatto parlare di sé semplicemente per i controlli che, a differenza del passato, sono stati eseguiti davvero. Anche questo risponde a un principio di verità e trasparenza: noi facciamo quello che diciamo”.

Queste le parole del sindaco di Treviso in risposta alle accuse mosse, a mezzo stampa, dai vertici di Ascom Treviso. Il primo cittadino ribadisce come l’emanazione e l’applicazione dell’ordinanza risponda ai vincoli imposti dalla direttiva europea del 2008, relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa. L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha inoltre stabilito che eiste una causalità tra sforamento dei livelli di Pm10 e malattie dell’apparato cardiocircolatorio.
“Le dichiarazioni rilasciate da Ascom circa la chiusura del centro storico e la conseguente penalizzazione delle attività commerciale non hanno alcuna scientificità. Crediamo che sia vero esattamente il contrario: che alla progressiva pedonalizzazione del centro storico corrisponda anche il rilancio delle attività commerciali”.
Il sindaco risponde poi alla richiesta di tradurre le parole in fatti: “I passi compiuti fino a qui stanno traducendo in azioni i propositi annunciati fin dalla campagna elettorale. Sette sono i tavoli di concertazione avviati con le associazioni di categoria: credo sia un segnale evidente di come la voce di questa categoria sia tenuta in debito conto da parte dell’amministrazione”, chiude Manildo.     

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