rotate-mobile
Cronaca Sernaglia della Battaglia / Via Pieve di Soligo, 27

«Era una furia e stamattina me lo sono ritrovato davanti»

Parla il gestore dell'Antica Osteria Pozzi di Falzè di Piave: «Ci urlava che dovevamo vaccinarci tutti. Si è scagliato prima contro di noi e poi contro un cliente anziano che stava mangiando. Ha lanciato un vaso addosso a mia moglie: se la colpiva l’ammazzava»

«Era una furia: urlava che dovevamo vaccinarci tutti, che voleva ammazzarmi e stamattina alle 8.15 me lo sono ritrovato sulla porta di casa»: sono queste le parole di Alessandro, il gestore dell’Antica Osteria Pozzi a Falzè di Piave che ieri è stato teatro dell’aggressione di un 45enne del luogo.

Racconta Alessandro: «Erano le 20.30 e stavamo chiudendo. Purtroppo da quando c’è il Covid e le misure restrittive i clienti si sono dimezzati anche ad orario di cena. All’interno della sala c’eravamo solo noi e un anziano signore che vive da solo e che viene a mangiare sempre da noi per avere anche compagnia. Questo signore, che non è esattamente un fuscello, è entrato e si è rivoltato contro di noi, dicendoci che dovevamo vaccinarci e che eravamo dei comunisti. A quel punto io gli ho intimato di uscire e lui per tutta risposta si è scagliato contro di noi: si è rivoltato contro l’anziano e lo ha preso a sberle, facendogli un occhio nero. Poi ha preso in mano un vaso di famiglia, dall’alto valore affettivo e lo ha scaraventato addosso a mia moglie che fortunatamente si è spostata in tempo, altrimenti l’avrebbe ammazzata».

Il gestore prosegue nel racconto della serata: «Alla fine ho provato a portarlo fuori dal locale e lui per tutta risposta ha deciso di lanciare sgabelli contro la vetrina, rompendola, e calci contro la porta d’ingresso. Solo quando mia moglie ha urlato che chiamava i carabinieri è scappato». Non contento il 45enne stamattina si è presentato alla porta dell’imprenditore: «Ho aperto la porta alle 8.15, me lo sono ritrovato davanti e non me l’aspettavo: alla fine se ne è andato via in malo modo». Alla fine conclude: «Spero di non averci più a che fare. E’ una persona con precedenti, la giustizia dovrebbe fare il suo corso. Io stavo solo facendo il mio lavoro come pure l’anno scorso: sono stato crocifisso perché nonostante le restrizioni avevo preparato un panino per due lavoratori che avevano bisogno di rifocillarsi. Credo che bisogna recuperare un po’ di buon senso per non arrivare a queste escalation».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Era una furia e stamattina me lo sono ritrovato davanti»

TrevisoToday è in caricamento