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Cronaca

Religione e salute, la Chiesa pensa all'ostia senza glutine per i celiaci

L'Ufficio liturgico nazionale ha chiarito che non ci sono ostacoli alla partecipazione dei fedeli intolleranti all'Eucarestia: esistono ostie adatte a loro e rispondenti ai canoni liturgici

L'aumento esponenziale dei casi di intolleranza al glutine interessa anche il mondo religioso, che prende le sue misure.

Come riporta La Tribuna di Treviso, l'Ufficio liturgico nazionale ha chiarito che non c’è alcun ostacolo alla partecipazione dei celiaci all'Eucarestia. Esistono infatti delle ostie contenenti una percentuale minima di glutine e quindi non nocive per i fedeli affetti da celiachia, ma allo stesso tempo rispondenti alle caratteristiche necessarie per rendere valida la consacrazione.

E l'ostia senza glutine, dopo l'invito ai parroci a informarsi sull'intolleranza, è arrivata anche nella Marca trevigiana. Nelle parrocchie di San Bartolomeo a Treviso, di San Vito a Valdobbiadene e di Santa Maria Annunziata di Meschio a Vittorio Veneto basta informare il parroco e il proprio pane eucaristico verrà consacrato a parte.

I fedeli affetti da celiachia, quindi, non avranno più problemi ad avvicinarsi al sacramento. Nella Marca i cittadini colpiti dal problema, ormani, superano il migliaio e si tratta per lo più di persone con età intorno ai 35-40 anni. E dopo i ristoranti e i bar, che negli ultimi anni si sono dovuti attrezzare per rispondere alle esigenze dei clienti intolleranti, ora è la volta anche della Chiesa.

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