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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

“Bastardi, la vostra è una razza di merda”, torturati dal proprio padre

Un kosovaro aveva il vizio di maltrattare compagna e figli. Faceva stare i piccoli sull'attenti a fissare il vuoto in giardino per ore

“Siete dei bastardi, la vostra è una razza di merda" sono queste le parole che un 42enne kosovaro, operaio  residente a Treviso utilizzava per definire la compagna trevigiana 36enne e i figli classe 2000 e 2004, vessandoli al limite della tortura. Si erano conosciuti sedici anni fa ed era nata una relazione, dalla quale hanno avuto luce i due piccoli, sono andati a convivere dapprima a casa del padre di lei, poi soli, ma sempre in un’abitazione appartenente al padre.

Dopo qualche anno, a partire dal 1999, sono cominciati i maltrattamenti da parte del compagno, scatenati dalla gelosia nei confronti della donna che, a volte, rientrava da scuola dopo aver svolto il suo lavoro di insegnante un po’ più tardi del solito. Obbligava lei e i figli a sedere sul divano immobili, a osservarlo mentre con uno scalpello distruggeva la cucina. La compagna provava ad allontanarsi, ma con qualche schiaffo la obbligava a rimanere lì a guardare. Episodi che erano diventati ormai parte della quotidianità. Il 42enne avrebbe addirittura gettato tutti i mobili in giardino. Non contento, metteva i bimbi “in castigo”, in piedi e sull’attenti a fissare il muro per ore ed ore.

UN EPISODIO SIMILE: PICCHIA LA MOGLIE PERCHE' GELOSO

Secondo le testimonianze della donna, in una giornata sarebbe stata obbligata a fissare i due figli mentre scontavano una sorta di punizione in giardino, stando in piedi a guardare il vuoto per tre o quattro ore. Ad un certo punto, uno dei due sarebbe crollato a terra a causa del sonno, lui l’avrebbe obbligato a rialzarsi e a tornare in posizione.

La 36enne avrebbe dichiarato che il compagno aveva qualche problema con gli alcolici, sarebbe stato in grado di bere anche una ventina di birre al giorno. Al suo consiglio di farsi curare, lui avrebbe risposto con delle minacce: “Se avvisi la polizia porto i bambini in Kosovo e ti faccio ammazzare dai miei amici”. Tanta paura nei confronti di un padre orco tanto da far scattare a uno dei due figli la volontà di trasferirsi dal nonno perché arrivato al limite della sopportazione. Da quel momento, la denuncia da parte della donna il 23 luglio 2013, dapprima al telefono rosa, poi alla polizia. L’autorità giudiziaria ha quindi disposto l'8 agosto un provvedimento restrittivo nei confronti del kosovaro: non potrà più accedere al territorio comunale, altrimenti andrà in galera.

La 36enne racconta che sarebbe stata presa in giro più volte, anche in pubblico: “Sei una cicciona di merda" le avrebbe detto, per arrivare a tirarle uno schiaffo davanti al padre. Avrebbe addirittura chiesto cento mila euro alla compagna e al padre per andarsene, perché si era stancato “delle rotture che gli avevano procurato in tutto quel tempo”. Alle disposizioni dell’autorità giudiziaria l’uomo avrebbe reagito in maniera menefreghista in un primo momento, In un secondo momento, invece, capendo di rischiare il carcere si sarebbe tranquillizzato, ora sarà sotto controllo per evitare che violi il provvedimento restrittivo. 

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