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Cronaca Paese

Rogo di Castagnole: «Miglioranza sconvolto, non sapeva quale fosse il massimale dell'assicurazione»

Nell'udienza di ieri, 7 febbraio, ha deposto il civilista cui il 72enne, accusato di essere il responsabile dell'incendio di casa sua, avvenuto il 10 giugno del 2020 e in cui sono morte la moglie e una amica di lei, si era rivolto

«Ho visto Miglioranza qualche giorno dopo il rogo, comunque prima del suo arresto. Era sconvolto, non sapeva neppure di quanto fosse l'assicurazione sulla casa bruciata». Silvio Piccoli è l'avvocato a cui Sergio Miglioranza, il 72enne di Paese accusato del duplice omicidio della moglie Franca Fava di 68 anni e la 74enne amica di lei Fiorella Sandre, decedute in seguito al fuoco divampato nella loro casa di Castagnole di Paese il 10 giugno del 2020, si era rivolto subito dopo i fatti. Ieri, 7 febbraio, è stata la deposizione del legale l'elemento centrale nell'udienza del processo all'anziano, che è accusato anche di frode all'assicurazione. 

Piccoli, che è un civilista e che successivamente avrebbe suggerito al 72enne di affidarsi all'avvocato Rossella Martin (che è il legale di Miglioranza in co-difesa con l'avvocato Simone Guglielmin), ha raccontato che l'uomo appariva «particolarmente scosso da quanto era successo». «Mi aveva accennato ad una assicurazione sulla casa - ha detto - ma non sapeva quale fosse il massimale. Sono stato io a chiedergli una quietanza e a dirgli che mi sarei interessato della vicenda».

La deposizione segna parzialmente un punto a favore di Miglioranza in quanto andrebbe in controtendenza alle ipotesi degli inquirenti, secondo cui il pensionato avrebbe incendiato l'abitazione di Castagnole, con dentro la moglie e l'amica di lei, per incassare l'assicurazione di svariate centinaia di migliaia di euro. Ma la polizza aveva come contraenti Miglioranza - che si è sempre professato innocente - e la stessa Franca Fava: il 72enne non avrebbe quindi percepito nulla per il decesso del coniuge mentre i soldi per Fiorella Sandre sarebbero andati ai suoi eredi. Le carte, peraltro, non sarebbero state contenute dentro alla cartellina che l'anziano aveva in macchina e che a suo dire servivano per fare la dichiarazione dei redditi: il contratto è infatti bruciato insieme al resto della casa.
 

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