Moglie e amiche arse vive, la difesa: «Non sono stato io»
Sergio Miglioranza, il 70enne pensionato di Paese arrestato per il rogo di Paese, ha incontrato in carcere i suoi avvocati. «Non so come possano avere trovato l'accelerante su di me. Le polizze? Dovevo andare a fare la dichiarazione dei redditi»
«Non sono stato io». Sergio Miglioranza, il 70enne pensionato di Paese arrestato questa mattina, si proclama innocente. L'uomo, accusato del duplice omicidio della moglie, Franca Fava, 68 anni, e di Fiorella Sandre, 74 anni di Breda, che viveva insieme a loro, si trova da stamani, venerdì 5 marzo, in custodia cautelare nel carcere di Treviso. Ha incontrato i suoi legali, l'avvocato Rossella Martin e Silvio Piccoli, ai quali ha ribadito la propria estraneità ai fatti che gli vengono contestati.
«Non so come possano avere trovato l'accelerante su di me - dice - avevo pulito con della benzina, tutto qua, e al momento dello scoppio che ha originato le fiamme ero in pigiama. Le polizze trovate all'interno della mia auto? Le avevo messe io perché dovevo andare a fare la dichiarazione dei redditi e sono spese detraibili». Il gip Angelo Mascolo nella sua ordinanza parla invece di «un castello costruito a suon di menzogne», frutto di una «personalità di notevole spessore criminale», potenzialmente in grado, si legge, di «reiterare il reato».
Quattro i capi di imputazione contestati dal pubblici ministero Anna Andreatta. Si tratta di incendio doloso, aggravato dal fatto di essere stato commesso su un edificio abitato, su un deposito in cui erano presenti bombole di gas e con abuso di relazioni domestiche, del duplice omicidio premeditato delle donne, avendo agito con crudeltà e con l'aggravante della relazione domestica. Infine è accusato anche della violazione dei sigilli, apposti sul terreno di Castagnole di Paese teatro della tragedia. L'interrogatorio di garanzia è stato fissato per domani, sabato 6 marzo, alle 9,30.