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Cronaca Paese / Via Olimpia

Poliziotto ubriaco investe e uccide un 17enne, la Procura chiude le indagini

Il pubblico ministero Mara De Donà si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per Samuel Seno, il poliziotto 29enne ritenuto il responsabile dell'incidente avvenuto l'8 maggio del 2022 lungo via Olimpia a Paese. L'accusa è di omicidio stradale, aggravato dalla guida in stato di ebbrezza

A 10 mesi da quel tremendo 8 maggio del 2022, quando la Golf invase, in via Olimpia a Paese, la corsia opposta e travolse uccidendolo un ragazzino di 17enne, la Procura di Treviso ha chiuso le indagini sul drammatico. E il pubblico ministero Mara De Donà si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per il guidatore -  Samuel Seno, 29enn poliziotto che al tempo dei fatti era in forze all'Ufficio Stranieri della Questura di Treviso - indagato per l'omicidio stradale di Davide Pavan, un giovane di Morgano centrato e ucciso dopo che aveva riaccompagnato a casa la fidanzatina a bordo del suo scooter - aggravato dal fatto di essersi messo alla guida in stato di ebbrezza.

Quella sera, dopo essere stato alla festa del rugby Paese, Seno avrebbe imboccato la curva di via Olimpia (che piegava a destra rispetto alla sua direzione) ad una velocità stimata tra gli 80 e gli 85 chilometri all'ora; troppi per mantenere la sua Golf in strada e infatti il 28enne è letteralmente uscito di traiettoria, andando ad occupare quasi per intero la corsia dove si trovava Pavan. Tra le ragioni di questa condotta c'è certamente il tasso alcolico. Seno, ex giocatore dell'Ads Rugby Paese (difeso dagli avvocati Fabio Capraro e Luciano Meneghetti), stava rincasando verso Treviso a bordo della sua auto dopo aver partecipato alla festa preparata per il suo addio alla pallaovale. La misura del tasso alcolemico, effettuata attraverso gli esami del sangue, aveva fatto segnare gli 1,26 grammi per litro ma, per la cronaca, va ricordato che il primo test, effettuato con il breathlyzer una decina di minuti dopo lo scontro, aveva dato come lettura 1,50. Davide Pavan invece, oltre a non aver assunto né droghe né alcol, non solo viaggiava entro i limiti di velocità ma aveva anche il casco indossato correttamente.

I legali di Seno starebbero pensando ad un patteggiamento o, in alternativa, ad un abbreviato contemplando anche la possibilità di non fare ricorso in appello, il che permetterebbe al loro assistito di poter godere di un ulteriore sconto di pena (pari a un sesto) come introdotto dalla Riforma Cartabia. I familiari della vittima hanno già ricevuto i risarcimenti, pagati dalle compagnie di assicurazione, e sono così usciti dal procedimento. I difensori, gli avvocati Davide Favotto e Lisa Caldato, stanno comunque valutando le costituzioni di parte civile degli zii e della ragazza di Davide, esclusi invece dalle compensazioni. 

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