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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Paese

Guida sotto l'effetto dell'alcol, a Paese un esperimento coinvolge tutti gli studenti di terza media

"Dipende da te" è un progetto del Comune dedicato ad informare sulle conseguenze del mettersi alla guida dopo aver bevuto o successivamente all'assunzione di sostanze psicotrope. Il programma si è svolto nel passato anno scolastico e sarà ripetuto nel corso di quello che sta per cominciare

Contorni sfocati, valutazione delle distanze approssimativa, visione offuscata, riduzione dei riflessi e della percezione sonora. Questo è l'effetto dello stato di ebbrezza, almeno nei casi più gravi. Ma che cosa  "vede", "sente" e come interagisce con gli oggetti che ha di fronte una persona che mi mette alla guida di un'auto avendo alzato un po' troppo il gomito?. L'esperienza è stata fatta a Paese, nel corso dell'anno scolastico passato, dalle 11 classi terze delle scuole medie. "Dipende da Te"  era il titolo dei laboratori voluti dall'Amministrazione comunale e realizzati nell'ambito del progetto "Scuole sicure", realizzato attraverso un finanziamento - con bando -  del Ministero ottenuto attraverso il fondo per la sicurezza urbana e che ha visto Paese primeggiare in provincia di Treviso insieme ad Oderzo.

Il corso, che era strutturato in 66 ore dedicate al contrasto della diffusione delle dipendenze ed ha coinvolto 263 ragazzi, ha riservato alcune lezioni ad una "prova pratica": i giovanissimi hanno infatti indossato speciali occhiali progettati, a scopo educativo, per consentire la visione realistica come fossero sotto l'effetto di sostenze psicotrope.  ragazzi e le ragazze sono stati quindi messi a camminare lungo un "sentiero" in cui erano stati posizionati, come ostacoli, alcuni birilli. «Impossibile farlo, ma come riescono a guidare gli ubriachi?» è stato uno dei commenti più diffuso. Una battuta che ha però messo il dito sulla piaga. «E' una sensazione particolarmente strana - spiega il sindaco Katia Uberti, che ha provato gli occhialetti - che fa capire come la differenza fra la guida da sobri e quella in stato di alterazione etilica sia davvero impressionante. Devo dire che nessuno dei ragazzi è riuscito a terminare la prova senza andare a sbattere contro i birilli e neppure io ho terminato l'esperimento senza aver causato almeno uno scontro».

«Il tema - ha proseguito la Uberti - è particolarmente urgente adesso e a maggior ragione dopo una estate che è stata all'insegna di una vera e propria strage di morti sulle nostre strade. Il Comune di Paese investe molte risorse sulla educazione che viene fatta ai giovani, che sono gli automobilisti di domani. Molto rimane da fare proprio in tema di formazione, direi civica, per avere degli adulti patentati che innanzittutto guidino con prudenza e che mettano al primo posto la propria vita e quella degli altri. Noto invece che, da parte di molti, vi è una sorta di sentimento di onnipotenza, come se gli eventi tragici che avvengono ogni giorno sulla rete viaria riguardassero sempre gli altri. Quando però tocca a noi è troppo tardi».   

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