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Cronaca Paese

Avrebbe ucciso la moglie e un'amica nel rogo della casa, rinviata l'udienza preliminare

Il 22 febbraio si saprà se Sergio Miglioranza, 71enne pensionato di Paese, andrà a processo per il duplice omicidio della consorte Franca Fava e di Fiorella Sandre, bruciate vive nell'abitazione di Castagnole il 10 giugno del 2020. L'uomo deve anche rispondere di incendio doloso, violazione dei sigilli apposti sul terreno teatro della tragedia e tentata truffa ai danni dell'assicurazione che aveva sottoscritto

E' stata rinviata al 22 febbraio, per la discussione sul rinvio a giudizio, l'attesa udienza preliminare nel procedimento che vede Sergio Miglioranza, il 71enne pensionato di Paese, accusato di essere il responsabile del rogo, avvenuto il 10 giugno del 2020, a Castagnole di Paese, in cui persero la vita la moglie Franca Fava, 68 anni, e di Fiorella Sandre, 74 anni di Breda, un' amica che viveva insieme a loro. L'uomo, attualmente in regime di custodia cautelare, è accusato di duplice omicidio pulriaggravato e premeditato, incendio doloso, violazione dei sigilli, apposti sul terreno teatro della tragedia, e tentata truffa ai danni dell'assicurazione. Proprio il premio di 950 mila euro sarebbe stato il movente del gesto efferato, un disegno che aveva come unico scopo quello di incassare quel sacco di soldi con cui ripianare i debiti e chissà, costruirsi un futuro altrove.

La difesa, affidata all'avvocato Rossella Martin (erano presenti anche gli avvocati Fabio Capraro per la nipote di Franca Fava, l'avvocato padovano Eleonora Danieletto per i parenti di Fiorella Sandre e l'avvocato del Foro di Verona Leonardo Paesetto per la Vittoria Assicurazioni, tutti costituiti come parte civile) aveva tentato di contestare il capo d'imputazione e l'atto con cui si erano chiuse la indagini sostenendo che non le fosse stato possibile visionare una prova (il file audio della telefonata fatta dalla Fava ai Vigili del Fuoco quando scoppiò l'incendio). Ma in realtà quella chiamata è consultabile soltanto nelle sua trascrizione e non vi è la registrazione.

Secondo gli inquirenti Miglioranza avrebbe agito in maniera fredda e calcolatrice. Dopo aver chiuso l'unica via di scampo, una porta sul retro al pianterreno, posizionando alcuni mobili, avrebbe piazzato una decina di inneschi attorno alla casa e sui cumuli di materiale accatastato all'esterno e quindi avrebbe appiccato l'incendio e aperto una delle due bombole di gas gpl presenti all'esterno dell'abitazione.

«Non sono stato io» disse il 71enne subito dopo l'arresto, avvenuto il 5 marzo del 2021. «Le polizze trovate all'interno della mia auto? Le avevo messe io perché dovevo andare a fare la dichiarazione dei redditi e sono spese detraibili». Il gip che lo aveva messo in carcere, Angelo Mascolo, parlò invece di «un castello difensivo costruito a suon di menzogne», frutto di una «personalità di notevole spessore criminale», potenzialmente in grado di «reiterare il reato».

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