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Sabato, 30 Settembre 2023
Cronaca Paese

Muore annegato nel Lago Azzurro, si sospetta una congestione

Mauro Libralesso, 33enne di Morgano, è stato inghiottito dalle acque della cava, che si trova a Paese, nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 luglio. Gli inquirenti, in attesa del riscontro autoptico, pensano sia rimasto vittima di un mix tra alcol, alte temperature dell'aria e acqua gelida

Prosecco, forse qualche lattina di birra, certamente un paio di bicchieri di rum alla pera. Poi il tuffo nella acque freddissime della cava, meglio conosciuta come "Lago Azzurro", specchio d'acqua riservato alla pesca sportiva che si trova a Paese. Ma una volta addentratosi nella parte più profonda del "lago" Mauro Libralesso è rimasto vittima di una congestione ed è stato inghiottito dalle acque.

Sarebbe questa la scansione degli eventi che hanno caratterizzato le ultime ore di vita del 33enne, residente a Morgano e che lavorava in una azienda di Vedelago. A ricostruire la cronologia sono stati gli inquirenti, in attesa che sul corpo del poveretto venga eseguita, nei prossimi giorni, l'autopsia che farà luce sulle effettive cause del decesso.

Mauro era arrivato al "Lago Azzurro" quando erano passate le 23 di venerdì 8 luglio. Aveva raggiunto un gruppo di amici dopo cena mentre loro stavano finendo una grigliata, entrati nella cava dal cancello principale, che avevano trovato aperto. Complice la calura estiva aveva deciso di tuffarsi, a notte oramai inoltrata, insieme agli altri cinque. "Vi faccio vedere chi sa nuotare qua" aveva detto Mauro, che da poche ore era diventato zio. Poi il dramma: il ragazzo potrebbe avere avuto una congestione complice l'alcol, l'alta temperatura e il freddo dell'acqua, che nella parte centrale della cava arriva fino a 17 metri di profondità.

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