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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Patologie della vista nei neonati prematuri: attiva un'equipe apposita al Ca' Foncello

Ogni anno screening su 80 bambini per 400 visite complessive, il dg Benazzi: "Sfida organizzativa importante per dare una risposta a questi piccoli pazienti"

TREVISO Non saranno più costretti a viaggi d’urgenza da Treviso verso strutture oculistiche specifiche i bambini nati prematuri con gravi retinopatie e le loro famiglie. E’ ora attiva, infatti, presso l’Oculistica dell’Ospedale Ca’ Foncello un’equipe altamente specialistica, diretta dal primario Giuseppe Scarpa e dotata di strumentazione sofisticata per il trattamento delle forme più importanti di questa patologia.

L’equipe è costituita dal primario e 2 oculisti appositamente formati e dedicati esclusivamente ai casi di ROP (acronimo inglese di Retinopathy of Prematurity). Ogni anno vengono eseguite 400 visite per un’attività di screening che coinvolge tutti i bambini nati pretermine, circa 80. Si tratta di neonati con un peso sotto i 1500 grammi o un’età gestazionale inferiore alle 30 settimane. Di questi, quelli con forme più gravi, che necessitano del trattamento urgente sono mediamente 5, generalmente in età gestazionale tra le 24 e le 26 settimane. Fino ad oggi erano velocemente trasferiti a Verona o Udine. Da quest’anno trovano una risposta appropriata anche al Ca’ Foncello. Dall’inizio dell’attività l’equipe ha già sottoposto a trattamento su entrambi gli occhi 3 piccolissimi pazienti.

“Il particolare andamento di questa malattia – spiega Francesco Benazzi, Direttore generale dell’Azienda Ulss 9 - la sua pericolosità e gravità insieme al numero di bambini prematuri, accolti e seguiti presso la Patologia neonatale, hanno richiesto la creazione di una rete di specialisti oculisti delle Unità Operative di Treviso e Oderzo attiva costantemente. Un’equipe dotata di sofisticate apparecchiature e in grado di essere pronta ad intervenire in tempi rapidissimi. E’ stata una sfida organizzativa importante, compensata dalla consapevolezza del valore che riveste il poter aiutare e dare una risposta appropriata in casa nostra a questi piccoli pazienti ma anche ai loro familiari in momenti così difficili”.

“La retinopatia della prematurità è una gravissima malattia retinica che può colpire i bambini prematuri e rappresenta la prima causa di cecità infantile per cause prevenibili – sottolinea il dr. Giuseppe Scarpa -. In questa condizione il tessuto retinico del bambino venuto alla luce prima del tempo si trova ad affrontare un ambiente per il quale non è ancora maturo e reagisce producendo vasi retinici anomali che, se lasciati a se stessi, possono proliferare fino a contrarre e staccare la retina. Poichè la retina è il tessuto posto nella parte posteriore dell'occhio che è sensibile alla luce, il suo distacco conduce inevitabilmente alla cecità”.

“Molte di queste forme possono regredire con la crescita e maturazione dell'organismo – prosegue il dr. Scarpa - ma altre invece possono rapidamente superare lo stadio dell’irreversibilità ed è necessario arrestare la crescita di questi vasi in tempi rapidi intervenendo sulla retina stessa. Per questo trattamento viene utilizzata la speciale apparecchiatura laser recentemente acquisita. Con essa il medico crea delle bruciatore selettive intorno ai vasi in via di proliferazione che ne determina la inattivazione e poi la progressiva scomparsa, scongiurando il distacco della retina e preservando così la visione”.

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