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Cronaca

La Provincia di Treviso pronta ad uscire da Autovie Venete

Sebbene consapevole di non avere un peso determinante nella società, la Provincia di Treviso come segno di protesta è pronta ad uscire da Autovie

Sebbene consapevole di non avere un peso determinante nella società, la Provincia di Treviso come segno di protesta è pronta ad uscire da Autovie Venete se non si porrà rimedio ai rincari disposti". Così il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, in merito agli aumenti di inizio anno del pedaggio sul tratto della A4 gestito da Autovie. "Le conseguenze - spiega Muraro - le pagherà Debora Serracchiani. E se la presidente della Regione Friuli non sa dove trovare i soldi li chieda al Governo: che storni parte dei fondi previsti per pagare l'ennesimo debito di Roma.

Le istituzioni devono tutelare l'interesse dei cittadini non quelli delle aziende private. I cittadini trevigiani, contrariamente a quelli del Friuli, pagano anche i pedaggi della A28". "Siamo diventati il Paese dei buffoni - osserva Muraro -: con la crisi in atto, non solo economica, con il rischio di default alle porte, il mercato interno fermo e tante famiglie in collasso, c' è chi ha ancora cerca di speculare sulle spalle dei disagiati". Per Muraro la politica "in atto su questa infrastruttura è vergognosa: Serracchiani dopo tanti bei discorsi ora cerca di scaricare sulle spalle degli utenti della strada, specie i pendolari, i suoi problemi, paventando l'eventualità di non portare a termine la terza corsia. L'A4 ricordo essere indispensabile per l'Italia e per il nordest: sia dal punto di vista economico, ma anche sociale. Una strada che necessita ammodernamento per stare al passo dei tempi. Ma a pagare non devono essere i cittadini, che già pagano le tasse per l'erogazione di servizi che spesso non vedono".

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