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Cronaca

Pedemontana, Berti e Borrelli (M5S): “C’è il rischio di una procedura d'infrazione dall’Europa"

"La nostra preoccupazione riguarda anche le conseguenze dell’omesso monitoraggio ambientale. Andremo fino in fondo e continueremo la nostra battaglia fino a quando la vicenda non sarà definitivamente chiarita"

TREVISO La Pedemontana veneta finisce sotto la lente della Commissione Europea grazie al MoVimento 5 Stelle che l’ha sollecitata, dopo i dubbi sollevati dalla Corte dei Conti, attraverso un’interrogazione a risposta scritta, allegata a questa nota.“Questa situazione non è accettabile – tuona Jacopo Berti, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in consiglio regionale veneto – e siamo sempre alle solite, con i privati che fanno man bassa dei soldi dei veneti e con Zaia che glielo lascia fare. Ma vi pare normale che un fiume di soldi pubblici vada a un privato inadempiente e ingordo, che prenderà 8 miliardi e mezzo dei nostri soldi per costruire, anche se questo è tutto da vedere, un’autostrada che nasce obsoleta?”. Il progetto della Pedemontana portato avanti da Zaia potrebbe dunque violare i principi comunitari. Il M5S con l’eurodeputato David Borrelli lo chiede alla CE.

“La Corte dei Conti si è espressa chiaramente parlando di violazione dei principi comunitari” - così David Borrelli eurodeputato del MoVimento 5 Stelle e titolare della Commissione per il Commercio internazionale e nella Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia - nell’interrogazione chiediamo alla Commissione europea di fare chiarezza in merito a possibili aiuti di stato così come di verificare se questa vicenda possa essere oggetto di procedura di infrazione. La nostra preoccupazione riguarda anche le conseguenze dell’omesso monitoraggio ambientale. Andremo fino in fondo e continueremo la nostra battaglia fino a quando la vicenda non sarà definitivamente chiarita”.

“Stavolta Zaia l’ha fatta grossa – conclude Berti – ai veneti racconta balle da anni, viene in consiglio a propinarci delle bugie e con Roma piagnucola, ma quando scende in campo l’Europa c’è poco da scherzare. Abbiamo interrogato la Commissione europea che farà da arbitro su questa vicenda, prima che sia troppo tardi e prima che altri privati si arricchiscano sulle nostre spalle”.

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