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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Pederobba

Riforma delle Ipab: valorizzazione dei lavoratori per servizi di qualità

Convegno Cisl FP venerdì 13 aprile alle 14.30 a Pederobba

PEDEROBBA L’auspicata riforma delle Ipab venete al centro del convegno organizzato dalla Cisl Fp venerdì 13 aprile alle 14.30 nell’aula formazione dell’ex ospedale di Pederobba (Treviso). S’intitola “Riforma delle Ipab: la valorizzazione dei lavoratori per servizi di qualità” il convegno che vedrà gli interventi di Marj Pallaro, Segretario generale Cisl Fp del Veneto, Pier Paolo Faronato, Direttore servizi socio-sanitari Ulss 2, Nilo Furlanetto, Direttore Ipab Opere Pie d’Onigo e Giorgio Pavan, Direttore generale Israa Treviso.

Trasformazione delle strutture in Aziende pubbliche per i servizi alla persona, razionalizzazione dei costi, applicazione del contratto sanità per i lavoratori, opposizione netta alle privatizzazioni. Sono queste le richieste della Cisl Fp alla Regione del Veneto, l’unica in Italia a non aver ancora legiferato in materia di Ipab, gli Istituti pubblici di assistenza e beneficenza regolati da una legge del 1890, la Crispi. In provincia di Treviso le Ipab sono 18 e occupano circa 2.000 dipendenti. Assistono soprattutto anziani (per la maggior parte sono case di riposo), ma anche minori e disabili.

“La Legge regionale di riforma delle Ipab - spiega Fabio Zuglian, Segretario generale della Cisl Fp Belluno Treviso - non è più rinviabile e dev’essere concepita come una opportunità di valorizzazione del capitale più importante di queste strutture: le persone che ci lavorano con la loro elevata competenza e professionalità. Le Ipab, presidi in grado di fornire prestazioni sociali e sanitarie altamente qualificate, sono, di fatto, un’afferenza del sistema sanitario. È per questo che questa legge di riforma deve considerarsi complementare all’attuazione ancora incompiuta del Piano socio-sanitario. Ed è per questo che la Cisl Fp rivendica con forza la necessità d’integrare in maniera più efficace i più di 2000 lavoratori del settore tra operatori socio-sanitari, infermieri, fisioterapisti ed educatori nel comparto Sanità, partendo dall’applicazione dello stesso contratto di lavoro”.

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