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Cronaca Preganziol

Pendolari Preganziol, già oltre mille firme, lettera a Trenitalia

Il comitato, costituitosi a gennaio per chiedere più attenzione, ha avviato una petizione che in pochi giorni ha raggiunto centinaia di adesioni

PREGANZIOL - “L’orario cadenzato ha prodotto una situazione paradossale a Preganziol con gravissime ricadute sui pendolari ma anche sul comparto del turismo. Per questo chiederemo a Trenitalia e Regione di rivedere gli orari e le corse. Siamo certi che con un piccolo sforzo in più si possano ristabilire condizioni minime di servizio per una stazione che resta strategica per raggiungere Venezia e che anzi andrebbe potenziata”. A dirlo sono i consiglieri regionali Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo che in questi giorni sono stati messi in contatto attraverso l’interessamento del consigliere comunale Massimiliano Spagnol (lista civica Tutti per Preganziol) con alcuni rappresentanti del Comitato “Più treni a Preganziol”, guidato da Pietro Dal Don e Manuel Sponchiado.

Il comitato, costituitosi a metà gennaio per chiedere più attenzione nei confronti della stazione, ha avviato una petizione che in pochi giorni ha totalizzato centinaia di adesioni. A dimostrarlo sono i numeri: in queste ore Dal Don ha protocollato sia presso gli uffici del Comune sia in Regione altre 474 firme, che vanno ad aggiungersi alle 716 raccolte nella prima parte di gennaio, per un totale di 1190 firme.

“Con il nuovo orario cadenzato”, riportano brevemente Bond e Cortelazzo, “sono stati eliminati 16 treni, concentrati soprattutto nella prima parte della mattinata e alla sera. Questo si concretizza in un danno enorme per i lavoratori turnisti: è un problema per chi da Preganziol si muove verso Venezia o Treviso ma anche per i tanti lavoratori che operano a Preganziol nel commercio e nel turismo. Non dobbiamo dimenticare che Preganziol è un comune di 17 mila abitanti ed è il quarto comune con più presenze turistiche della Marca con circa 93 mila unità all’anno dopo Treviso, Mogliano e Conegliano”. “In verità”, aggiungono Bond e Cortelazzo, “uno dei treni del mattino è stato sostituito con il bus delle 5,03 che però impiega un’ora e dieci minuti per raggiungere Venezia contro la mezz’ora del treno. Impossibile quindi arrivare al lavoro per le sei”.

“Il copione si aggrava nel fine settimana quando le corse diminuiscono ulteriormente, una ogni due ore. Sembra quasi che Trenitalia si sia dimenticata del grande parcheggio scambiatore realizzato di recente e che consentirebbe una buona base di appoggio – peraltro facilmente raggiungibile dal Terraglio – nei viaggi verso Venezia. E, a ridosso del Carnevale, non è una questione di poco conto”.

“Per tutti questi motivi appoggiamo la battaglia del Comitato per la modifica del nuovo assetto dell’orario cadenzato”, proseguono Bond e Cortelazzo. “Dieci giorni fa in Commissione Trasporti l’assessore Renato Chisso e la direttrice di Trenitalia Nordest Maria Giaconia si sono detti pronti al confronto e a ricalibrare, ove necessario, il servizio. A Preganziol serve agire con urgenza: su una direttrice congestionata come quella del Terraglio non si può prescindere da un piano di mobilità sostenibile efficiente”.

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