Pesticidi sulla messa, il parroco scrive a Zaia: "Sono preoccupato"

VIDOR - Investiti dai pesticidi mentre assistono alla messa. E' successo ai fedeli di Colbertaldo di Vidor, martedì scorso. E il parroco ha preso carta e penna e ha scritto al presidente della Regione, Luca Zaia.

I cittadini stavano assistendo a una funzione celebrata all'aperto da Monsignor Antonio Moretto, quando dall'alto è cominciato a piovere. Ma non si trattava di acqua, bensì dei fitofarmaci irrorati da un mezzo aereo. Evidente e comprensibile lo sconcerto di parrocchiani e monsignore nel vedersi investiti da sostanze potenzialmente pericolose.

Monsignor Moretto ha quindi deciso di rivolgersi al governatore del Veneto per esprimere la propria preoccupazione per le possibili conseguenze di questa pratica sulla salute dei cittadini. Trattamento che viene portato avanti nonostante il divieto imposto dall'Unione Europea.

"Qui qualcuno continua a scherzare col fuoco, peggio ancora con la salute dei residenti - ha commentato l'eurodeputato Andrea Zanoni,  membro della Commissione ENVI Ambiente, Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare -  Esiste un espresso divieto imposto da Bruxelles riguardo all’irrorazione di pesticidi mediante mezzi aerei che concede deroghe in casi eccezionali, ad esempio se non ci sono alternative praticabili rispetto all’uso degli elicotteri oppure se ci sono evidenti vantaggi per la salute umana e l’ambiente rispetto all’applicazione di pesticidi da terra. Queste fattispecie, nelle zone della provincia di Treviso ogni anno innaffiate da veleni, non ricorrono".

"Esprimo piena solidarietà a Monsignor Antonio Moretto e ai suoi parrocchiani - ha concluso Zanoni - Come possono la Regione e il suo Presidente Luca Zaia continuare a rimanere sordi di fronte alle ormai assordanti richieste dei cittadini di mettere la salute prima di ogni interesse economico?".