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Cronaca Pederobba

Picchia, insulta e minaccia il marito per mesi: moglie 49enne rinviata a giudizio

Tra l'ottobre 2013 e il febbraio 2014 la donna avrebbe reso la vita impossibile a un 50enne di Pederobba: in un occasione lo avrebbe anche colpito al volto con un pelapatate

PEDEROBBA Succube dei comportamenti violenti della moglie che per mesi lo avrebbe insultato, picchiato e minacciato. Ormai giunto al limite della sopportazione, un uomo di 50 anni residente a Pederobba ha deciso di dire basta e di denunciare ai carabinieri quella che per lungo tempo era stata l'amore della sua vita. Finita di fronte al gup Bruno Casciarri per rispondere dei reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, una 49enne è stata rinviata a giudizio. Difesa dall'avvocato Anna Compostella, dovrà presentarsi in aula proprio nel “giorno degli innamorati”, il prossimo 14 febbraio.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Treviso, che ha chiesto e ottenuto che la donna finisse sotto processo, gli episodi che hanno reso la vita impossibile alla vittima, che si è costituita parte civile con l'avvocato Martina Pinciroli, sarebbero stati diversi e concentrati tra l'ottobre 2013 e il febbraio 2014. Per motivi rimasti ignoti agli inquirenti, che la donna cercherà di spiegare in aula visto che respinge tutte le accuse mosse contro di lei, la vita coniugale sarebbe degenerata.

Il 50enne, nel verbale di denuncia, sostiene che la moglie non avrebbe perso occasione per insultarlo dicendogli: “Co****ne non vali niente” oppure “sei un bugiardo e maledetto”, o ancora “coniglio, vigliacco”. Secondo quanto riportato nel capo d'imputazione, la moglie in più occasioni avrebbe anche sputato contro il marito prendendolo a calci e pugni. Diverbi sfociati in maltrattamenti che si sarebbero susseguiti nel corso dei mesi.

In due casi però le percosse sarebbero state più violente, tanto da costringere il 50enne a recarsi al pronto soccorso per farsi medicare. Il primo dicembre 2013 la donna avrebbe colpito al viso il marito con schiaffi e pugni, l'avrebbe preso a calci e lo avrebbe morso al braccio sinistro procurandogli contusioni multiple e un'escoriazione alla piramide nasale giudicata guaribile in 8 giorni di prognosi. Il secondo episodio, quello che ha poi fatto scattare la denuncia, risale invece al 16 febbraio 2014. In quel caso la 49enne, con l'uso di un pelapatate, si sarebbe sfogata colpendolo in pieno volto più volte. Il risultato era stato di piccole ferite da punta al naso, alla guancia sinistra e all'orecchio sinistro per una prognosi di altri 7 giorni. L'ultimo affronto che ha portato un marito a trascinare la moglie in tribunale.  

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