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Cronaca

Picchiata a 4 anni, effettuato l'incidente probatorio

Confusa e non risolutiva la testimonianza della bambina, che sarebbe stata maltrattata dal patrigno e dalla madre

E' stata confuso e non risolutivo l'incidente probatorio sulla bambina di soli 4 anni che sarebbe stata fatta oggetto di maltrattamenti da parte del patrigno e della madre. Tanto che, il prossimo 27 febbraio, il perito nominato dal tribunale di Treviso e il consulente di parte la rivedranno nella comunità in cui è stata collocata per valutare la sua capacità di deporre.

La vicenda risale allo scorso 12 agosto. Da  un appartamento dell'hinterland si sente frastuono che attira dei vicini, che chiamano i carabinieri. I militari dell'arma scoprono all'interno una bambina con il viso coperto dei lividi che urla e viene presa a schiaffoni. Si  trovano bambina di tre anni che non smetteva di piangere, la madre che urlava contro il compagno e lui, nonostante fosse di fronte alle forze dell’ordine, che ha tirato uno schiaffo alla piccola per farla stare zitta.

I carabinieri  hanno subito preso in consegna la minore, che è stata poi trasportata in ospedale per le cure del caso, e poi sedato la lite. È proprio durante la settimana di ricovero che i medici hanno visto che sul corpo della bambina c’erano diversi lividi che nulla avevano a che fare con il ceffone ricevuto quella sera: si trattava di traumi precedenti, compatibili con delle percosse.

Difesi dall’avvocato Helga Lopresti madre e patrigno, entrambi indagati per maltrattamenti,  sostengono  che quei lividi sospetti sarebbero soltanto il frutto di una caduta in bicicletta. Versione che sarebbe supportata anche dalla testimonianza di una famiglia che abita vicino a loro, non la stessa che ha chiamato i carabinieri quella sera di agosto.

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