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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Pieve di Soligo

"Grossista" della cocaina in Sinistra Piave condannato a 5 anni di carcere

Il fratello aveva patteggiato e lui convinto di riuscire a provare la propria innocenza ha affrontato il processo: operaio albanese stangato dal giudice

PIEVE DI SOLIGO Il fratello, assumendosi tutte le responsabilità, aveva patteggiato quattro anni di reclusione per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Così un operaio albanese di 33 anni, residente a Pieve di Soligo, aveva scelto di affrontare il processo per dimostrare la propria innocenza, convinto di venire assolto. Ma il giudice, accogliendo la tesi accusatoria del pm Laura reale, lo ha condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere, oltre al pagamento di 20 mila euro di multa. Ad arrestare entrambi, nel dicembre 2014, erano stati i carabinieri di Pieve di Soligo al termine di una perquisizione effettuata nella loro casa: un chilo e mezzo di cocaina era stata nascosta in bagno e nella camera da letto.

I due fratelli, considerati dagli inquirenti dei veri e propri grossisti della cocaina da piazzare sul mercato della sinistra Piave e non solo, erano tenuti d'occhio da tempo. In particolare avevano seguito i viaggi di rifornimento: secondo l'accusa il fratello più giovane (colui che si è addossato le colpe) si sarebbe recato diverse volte ad Amsterdam, più o meno una volta ogni due mesi, per acquistare la partita di stupefacente da far arrivare nella Marca attraverso un corriere. L'ultimo viaggio era stato però fatale a entrambi: la droga sequestrata dai militari, che avevano agito in pratica a colpo sicuro, sarebbe stata acquistata in Olanda a un prezzo di 25mila euro e, una volta smerciata, avrebbe fruttato loro almeno 60mila euro.

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