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Cronaca Pieve del Grappa

Miriam, il fratello del fidanzato: «Abbiamo cercato di fermarla». La madre: «Ipocriti»

Luca Dal Bello, fratello di Tommaso, ricostruisce la tragica notte di Halloween in cui ha perso la vita la 22enne. Adriana Ciobanu: «Sarebbe gradito un gesto in forma di rispetto che tu togliessi questa storia e ti mettessi da parte silenziosamente»

Assediato da telecamere e taccuini, Tommaso Dal Bello, fidanzato di Miriam Ciobanu, la ragazza travolta e uccisa nella notte di Halloween sulla strada provinciale 20, a Paderno di Pieve del Grappa, è ancora sotto choc per quanto avvenuto e provato dal dolore per la perdita della fidanzata. A parlare è il fratello Luca che ha ricostruito i fatti, assicurando di aver fatto il possibile per evitare che la ragazza facesse ritorno a casa a piedi. L'altro protagonista di questa vicenda, Alessandro Giovanardi operaio metalmeccanico di 23 anni residente a San Zenone, ha investito la 22enne con la sua Audi A3 sembra ad una velocità di almeno 130 km/h e si trova attualmente rinchiuso nel carcere di Santa Bona (è risultato positivo ad alcol e droga dalle analisi svolte in seguito allo schianto, in ospedale). Il giovane e la sua famiglia sono stati sommersi di insulti e minacce ma anche lo stesso Tommaso è stato a sua volta colpito da un'ondata di odio via social perchè da molti ritenuto indirettamente responsabile di quanto avvenuto, in primis dalla madre della 22enne.

Il tentativo di fermare Miriam

«A Miriam ho detto "Dovete fare uno stop e piuttosto dormite in due stanze diverse oppure ti porto a casa"» racconta il fratello di Tommaso «Però è quando l'ho vista andare via a piedi è la che io le ho detto "Miriam non vai a piedi" perchè comunque l'iniziativa era assurda. Miriam può anche aver mandato un messaggio a sua mamma però sta di fatto che sua madre, lo so per certo, era sveglia e poteva anche venire a prenderla se sapeva di questa cosa, e comunque mettersi a cercarla con noi».

L'accusa della madre di Miriam al nuovo fidanzato

«Sono un pò amareggiato dal fatto che sua mamma abbia detto una cosa del genere» spiega ancora Luca «e comunque il bar è a dieci minuti da qua quindi, oltre al fatto che noi l'abbiamo cercata per mezz'ora, dopo che Miriam è uscita di casa, sua madre si è limitata a lanciare un messaggio di questo tipo, soprattutto a livello mediatico. E poi comunque non c'è mai stata per Miriam e i suoi problemi perchè comunque lei con me parlava, eravamo legatissimi quindi non mi pareva il caso di dire che era stata "cacciata di casa" quando Miriam, non avendo un appoggio solido in casa veniva anche qui a studiare, passava le giornate e le nottate qui perchè assisteva mio fratello».

La ricostruzione della serata di Halloween

«Io la stessa notte li ho portati a cena, non mi sentivo al 110% e poi sono rimasto anche a casa: io non vivo qui ma in Spagna. Sono venuto a casa per assistere mio fratello dopo l'incidente che ha avuto venti giorni fa, nel quale si è rotto il femore; l'hanno operato ed è appena tornato dall'ospedale» racconta Luca Dal Bello «Io sono stato svegliato, ero in dormiveglia, verso le 3 e mezza, da Tommmy che mi ha detto "Guarda che Miriam si è incamminata a piedi, cosa facciamo?". Io ho detto "guarda mi metto su qualcosa e andiamo a seguirla in macchina". Io l'ho trovata e le ho detto "Miriam, scusami sai, ma a quest'ora tu lo sai cosa c'è in giro?". L'ho seguita a passo d'uomo fino alla chiesa dopodichè ho detto "va bene, vado a prendere le sigarette" e sicuramente si sarà fermata al bar ma non pensavo prendesse direttamente la tangenziale, ci vuole poco a prenderla ma non pensavo prendesse quella, pensavo prendesse strade laterali oppure avesse chiamato sua madre che ha il bar a dieci minuti, che la andasse a prendere o che adddirittura andasse dalla madre addirittura. Le ho pensate un pò tutte, dopodichè non rispondeva».

All'alba la scoperta della tragedia

«Abbiamo saputo quel che era successo con una telefonata del papà che aveva tradotto quello che gli era stato detto dalla madre con "l'avete cacciata di casa", minacciandosi di sgozzarci. Abbiamo avuto paura, oltre al fatto che si sta soffrendo e mio fratello sta soffrendo la perdita di sua morosa, io comunque di un'amica perchè comunque eravamo amici già da prima. Siamo rinchiusi in casa, con la paura anche dell'ex fidanzato».

Luca fa da scudo al fratello Tommaso

«Mio fratello Tommaso è distrutto moralmente perchè già fisicamente ha le sue: però a 19 anni non ha voglia di farsi vedere da nessuno e credo sia già una cosa che dice tutto».

La strada poco illuminata e pericolosa

«Noi lo abbiamo detto: a quell'ora, quello si trova. Non c'è luce in quella strada, è illuminata solo nei primi 200 metri» chiude Luca «Soprattutto dove Miriam ha avuto l'impatto con l'auto, li non è per niente illuminato e continua così senza illuminazione, senza neppure un bordo di marciapiede o una pista ciclabile. Questo manca ma manca anche una linea di trasporti notturni».

Il post di cordoglio e l'attacco della madre

Luca Dal Bello ha dedicato a Miriam un post di cordoglio sui social: "Ciao Miriam. Ti ho voluto bene come una sorella. Sei e sarai una grande amica. Ti voglio bene. Buon viaggio. Rip". La madre della 22enne, Adriana Ciobanu, ha risposto con parole al vetriolo. "Possiamo apprezzare forse le condoglianze" ha scritto "ma dicerto non una storia condivisa la dove nella realtà è solo ipocrisia fasulla e priva di qualunque forma di rispetto non solo nei suoi confronti ma anche di tutta la nostra famiglia, quella che le ha voluto veramente bene. Sarebbe gradito un gesto in forma di rispetto che tu togliessi questa storia e ti mettessi da parte silenziosamente. Un buon tacere non fu mai scritto".

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