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Cronaca Borso del Grappa

Precipita con il parapendio: pilota americano ricoverato in ospedale

Domenica piena di interventi per il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa: una ragazza veneziana è rimasta bloccata su un ripido pendio del Monta Palla, due amiche padovane hanno chiamato i soccorsi da Ferrata Guzzella

Alle 17.20 di domenica 22 agosto il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato attivato per un pilota di parapendio precipitato in un prato vicino alla strada Generale Giardino, che da Semonzo porta a Campocroce.

L'uomo, uno statunitense di 56 anni, che aveva riportato probabili traumi al bacino e ad una caviglia, era assistito dal personale medico del Suem di Pieve del Grappa, che lo aveva adagiato già nel materassino a depressione. I soccorritori hanno aiutato a trasportarlo alla strada e a caricarlo sull'ambulanza. Alle ore 15 una ragazza impaurita aveva contattato il 113, dicendo di trovarsi in difficoltà con un'amica su una ferrata, senza specificare quale delle due, in Valle di San Liberale a Pieve del Grappa. Una volta allertato, il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa ha avuto il numero di cellulare della chiamante, senza che però lei rispondesse mai alle telefonate. Mentre le squadre si preparavano, la polizia è riuscita a risalire al numero di cellulare dell'amica che si trovava con lei. Contattata dai soccorritori alle 16.15, ha detto loro che erano tornate sui loro passi e avevano raggiunto il sentiero. Le due amiche padovane, di 24 e 23 anni, avevano salito il primi 30 metri della Ferrata Guzzella e, arrivate nel punto manca il tratto attrezzato che riprende dopo, una si loro era stata colta da una crisi di panico e aveva chiamato. L'allarme è quindi rientrato.

Poco prima, attorno alle ore 15 di domenica 22 agosto, la centrale del Suem 118 aveva allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, per una ragazza bloccata su un ripido pendio del Monta Palla. incamminatasi lungo il sentiero numero 100, la 21enne di Martellago (VE), aveva però perso la traccia, ritrovandosi a 1.380 metri di quota tra roccette scivolosa, incapace di scendere o salire. Grazie alle coordinate della posizione, tre soccorritori si sono diretti velocemente nel punto in cui si trovava l'escursionista. Dopo averla assicurata con una breve corda, la squadra l'ha aiutata a risalire fino al sentiero a valle dove l'attendevano i genitori.

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