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Cronaca

Polizia Postale del Veneto: pubblicati i dati sull'attività del 2014

Numerose indagini e soddisfacenti risultati, un anno sempre al servizio della comunità con una forte presenza sul territorio

TREVISO Anche se l'anno nuovo è iniziato solo da pochi giorni, per il Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni del Veneto è arrivato il momento di tirare le somme dell'intenso operato svolto negli scorsi mesi del 2014. Un anno intenso quello appena trascorso, in cui sono state portate a termine diverse attività investigative in svariati settori relativi alle nuove tecnologie digitali. Nel solo ambito della pedopornografia online la Polizia Postale ha condotto due arresti e più di quaranta denunce per reati inerenti la pornografia on-line e l’adescamento di minori sul web (grooming). Gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Veneto hanno dato esecuzione a 59 perquisizioni su tutto il territorio della Regione, oltre a numerose altre perquisizioni eseguite nel resto del territorio nazionale, anche grazie alla sinergica collaborazione con i colleghi delle altre regioni. Numerosi Terabyte di dati informatici sono stati analizzati rinvenendo migliaia di foto e video ritraenti pornografia minorile.

Ma un altro settore in cui i crimini si sono rivelati in aumento nel corso del 2014 è quello dell'Hacking e dei crimini informatici più generici che hanno portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 29 persone.  In primo luogo le Forze dell'Ordine segnalano l’operazione “Scuola 2.0” che ha visto l’individuazione di un gruppo di hacker in erba della provincia di Rovigo che sono riusciti ad alterare i voti di scuola manomettendo il registro di classe digitale. Menzione importante anche per l’operazione denominata “Stolen Station” che ha permesso di far luce su un’articolata truffa avente ad oggetto trentamila euro in ricariche telefoniche fraudolentemente ottenute con accessi abusivi al portale del gestore di telefonia mobile.

Doveroso infine segnalare la  denuncia di ben 393 persone per i reati di truffa commessa mediante l’inserzione di annunci fraudolenti su bacheche e spazi virtuali. Una persona è stata arrestata, mentre con  l’operazione “Stockfish” è stato anche identificato l’autore di una imponente truffa avente ad oggetto un quantitativo esorbitante di baccalà e stoccafisso, ben mille tonnellate, per un valore di alcune decine di migliaia di euro. Un lavoro costante e molto importante per tutta la comunità del Veneto, quello compiuto nel 2014 dalla Polizia Postale, che attraverso un'intensa campagna di comunicazione e prevenzione sul territorio sta provando a mettere in guardia i cittadini sulle possibili truffe che si nascondono sempre più spesso sul Web.

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