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Cronaca

Smantellata la banda del buco: 40 furti "lampo" in un mese

Operazione della Squadra mobile della Questura di Venezia, coordinata dalla Procura. Gli agenti hanno stretto le manette ai polsi a 4 cittadini albanesi, tutti sui trent'anni o poco più

Il loro modus operandi era diventato un marchio di fabbrica. Per entrare negli appartamenti, infatti, praticavano sempre un foro col trapano sulla maniglia della porta di ingresso o di una finestra. Sono in tutto quattro i sodàli di una banda dedita ai furti in appartamento nelle province di Venezia, Padova e Treviso, albanesi e sulla trentina, arrestati nella notte di sabato dagli agenti della Squadra mobile della questura di Venezia.

Erano dei veri e propri professionisti, perché in poco più di un mese sono riusciti a svaligiare almeno quaranta appartamenti, ma il numero potrebbe addirittura raddoppiare con il prosieguo delle indagini, come spiegato dal capo della Mobile lagunare, Giorgio di Munno. Era nella loro base logistica, in via del Gazzato a Mestre, che raccoglievano trapano, pinze, cacciaviti e guanti, prima di lanciarsi in una o più scorribande, tutte "lampo": come accertato dagli investigatori, infatti, bastavano pochi minuti per entrare nelle abitazioni, rubare gioielli, orologi, borse griffate e tutto ciò che potesse avere un valore, per poi rivenderlo.

I predoni non si facevano alcun tipo di scrupolo, e mettevano a segno i propri colpi che ci fossero o meno i proprietari in casa. Agivano in silenzio, razziavano tutto il possibile e poi si dileguavano. I quattro sono stati fermati e arrestati durante un blitz alle prime ore dell'alba, a seguito del fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura e poi convalidato dal Gip di turno.

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