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Cronaca Vedelago

Barcon, Quirinale interviene in merito al polo agro-industriale

La Presidenza della Repubblica ha risposto alla lettera inviata dal presidente della fondazione "Villa Emo" di Vedelago

La lettera inviata da Nicola Di Santo, presidente della fondazione "Villa Emo" di Fanzolo di Vedelago, è stata accolta positivamente dalla Presidenza della Repubblica.

Di Santo, a dicembre, aveva manifestato al Quirinale le preoccupazioni della fondazione riguardo all'imponente progetto di insediamento agro-industriale nella vicina frazione di Barcon.

Il disegno prevede, tra l'altro, la realizzazione del più grande macello d'Europa e di una cartiera e dovrebbe estendersi per novantaquattro ettari, su un'area che, come spiega la lettera di Nicola Di Santo "un tempo costituiva la proprietà della seicentesca Villa Pola, ricostruita nel Settecento su progetto dell'architetto veneziano Giorgio Massari, di cui oggi rimane una monumentale barchessa".

"Noi crediamo – prosegue Di Santo – che se non s'interviene in tempo presso le Amministrazioni comunali, provinciali e regionali, il territorio ed i rapporti civili cambieranno in modo così radicale da renderci tutti estranei alle sorti del territorio ed alla costruzione di un futuro sostenibile per le generazioni a venire".

La risposta del Quirinale è arrivata qualche giorno dopo, firmata dal Consigliere per la Conservazione del Patrimonio artistico, Louis Godart, e invita il presidente di "Villa Emo" a fissare un incontro dedicato alle "azioni da intraprendere onde consentire di salvaguardare l'integrità di un territorio di rara bellezza". Vertice che si terrà al Quirinale il prossimo 16 gennaio. (ANSA)

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