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Cronaca Ponte di Piave / Via don Angelo Dalla Torre, 9

Buttafuori pestato a sangue fuori dalla discoteca, denunciati gli aggressori

L'episodio avvenne all'esterno del "Nolita" di Ponte di Piave, nel dicembre scorso. A restare ferito un 29enne di Ormelle. Gli autori dell'agguato furono un 25enne rumeno e un 24enne, entrambi residenti a Oderzo

Nella notte del 2 dicembre dello scorso anno parteciparono al pestaggio, furioso, di uno degli addetti alla sicurezza della discoteca "Nolita" di Ponte di Piave, Massimiliano Chillon, 29enne di Ormelle. Il malcapitato venne brutalmente picchiato a sprangate, calci e pugni nel parcheggio del locale da due giovani che erano stati in precedenza respinti all'ingresso della disco. A distanza di nove mesi i carabinieri della stazione di Ponte di Piave hanno identificato e denunciato per lesioni personali aggravate e porto di armi e oggetti atti a offendere i due autori del pestaggio. Si tratta di un 24enne di origini romene, con precedenti alle spalle, ed un 25enne italiano, senza nessun precedente con la giustizia, entrambi residenti a Oderzo.

I due giovani, alcune ore prima del pestaggio, si erano visti respingere da un addetto alla sicurezza: tempo fa uno dei due aveva causato qualche problema nel locale e così il proprietario aveva ordinato agli addetti alla sicurezza di non farlo più entrare. I due giovani se ne andarono, come nulla fosse, per poi fare ritorno, un'ora e mezza dopo, con un gruppetto di amici, italiani e altri giovani dell'est Europa. Erano armati di bastoni e spranghe, con cui hanno tentato di forzare il blocco ed entrare all'interno. Per lo sfortunato addetto alla sicurezza presente all'ingresso, Massimiliano Chillon, furono minuti di autentico terrore: è stato preso a bastonate mentre, all'interno della discoteca, i clienti sono rimasti barricati all'interno, in attesa dell'arrivo dei carabinieri. Il buttafuori è rimasto ferito al volto (rotti alcuni denti) e ha dovuto ricorrere alle cure mediche (la prognosi è di trenta giorni). I militari di Conegliano hanno identificato tutti i protagonisti di questa "spedizione punitiva": in questi mesi, sentiti tutti i testimoni, gli investigatori hanno ristretto il cerchio attorno ai due malviventi.

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