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Cronaca

Il crac delle popolari veneti finisce all'ONU

L'Associazione Sovranazionale del Popolo Veneto interverrà in occasione del 10° Forum dell'organizzazione che quest'anno avrà come tema il "Minority Youth"

TREVISO L'Associazione Sovranazionale del Popolo Veneto interverrà in occasione del 10° Forum Onu, che quest'anno avrà come tema: Minority Youth. La delegazione sarà composta da: Alessandro Mazzochel, Renato Povelato, Wendy Mandziy, Patrizio Miatello, Andrea Brufatto. Interveranno: Alessandro Mazzochel, segreteraio generale ASPV che affronterà il tema della situazione giovanile dei veneti e della forzata ricerca all'estero del lavoro; Wendy Mandziy, anche direttore economico della Trieste United INGO Inc., che affronterà il tema della difficoltà all'accesso al credito dei giovani causati dal crac di Veneto Banca e Popolare di Vicenza; Patrizio Miatello, che racconterà le proprie battaglie per quanto avvenuto nei due noti istituti di credito veneti.

Signor Presidente, Onorevoli membi

In questa occasione vorrei sollevare uno dei problemi che più stanno segnando l'accesso al credito verso i giovani nel Veneto, causa di ridotta imprenditorialità, poco dinamismo ed elevata emigrazione: Il crollo di due giaganti del sistema bancario nazionale, Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

Vogliamo cogliere questa occasione per portare a conoscenza di questa platea i drammi che il popolo veneto sta vivendo per la dirigenza opaca, clientelare  e personalistica degli istituti di credito, in palese contraddizione con l'art. 47 della Costituzione che prevede la tutela del risparmio popolare. 

Dopo le elaborazioni sulle banche popolari nell'Ottocento, il Veneto è una terra che risponse subito alle nuove concezioni economiche: è a Venezia che si fonda la prima cassa di risparmio italiana nel 1821, è a Loreggia che si fonda, nel 1883, la prima banca di credito cooperativo. Il Veneto, terra povera ma ricca di solidarietà, allora si attrezzava per aiutare i contadini e gli artigiani. Operazione riuscita visto che fino a ieri il NordEst era ricco ed il veneto un popolo “locomotiva” che portò milioni di clienti ed azionisti. Quindi il tracollo: la crisi economica generale, la riforma parziale del settore, l' alto livello di tassazione, equilibri di potere saltati, gestioni opache, solipsistiche, un intero patto sociale sfaldato. La più clamorosa ed indegna operazione-simbolo è consistita nell'approvazione di credito dietro acquisto di obbligazioni subordinate (che vengono soddisfatte per ultime, in caso di necessità), in particolar modo a clienti retail (persone senza adeguata preparazione finanziaria). Operazioni volte ad una ricapitalizzazione necessaria ma fittizzia per azioni che valevano 60 euro ed ora non valgono più nulla. Risultato? Il crollo della fiducia, nel sistema bancario e nelle imprese. 

La Regione Veneto costretta ad attivare un servizio di sostegno psicologico per la prevenzione ai suicidi: in quattro anni oltre 3200 le persone assistite. Poi le migliaia di casi di persone che avevano investito i propri patrimoni, le proprie liquidazioni, le proprie pensioni e rimangono con un pugno di mosche.  Ci sono storie drammatiche di persone che non hanno retto e si sono uccise o che sono state salvate all'ultimo da associazione meritorie.Sono parole crude ma ci rendiamo conto che non si è creata ancora una piena (anzi, nemmeno parziale) coscienza su ciò è stato e sta accadendo al nostro popolo.

Ci auguriamo che anche questo nostro intervento e la visibilità internazionale che connota l'assemblea, possa scuotere gli indifferenti. L'indifferenza è una palude che difende la vecchia città meglio dei soldati, che decima, scoraggia e fa desistere gli assalitori, scrisse un grande pensatore. Nelle dinamiche sociali non esistono eventi improvvisi e fatali che tutto travolgono come terremotti o inondazioni imprevedibili: ci sono fatti maturati nell'ombra, non sorvegliati da nessuno, tessuti da pochi. E' giunta l'ora di fare i conti con questa ombra, di portare la luce dove ora c'è solo oscurità.  Lo dobbiamo ai giovani, lo dobbiamo al futuro!

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