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Cronaca Possagno

Violenta e picchia la figlia della convivente, 66enne finisce alla sbarra

L'uomo, originario di S. Pietro di Feletto, è accusato di violenza sessuale, lesioni, percosse e minaccia nei confronti di una 55enne. La vicenda risale al 2017 e si sarebbe svolta al di fuori di un bar di Possagno

«Io non le ho mai messo le mani addosso in quel modo, sono tutte falsità. Lei aveva paura che io stessi con la madre solo per la sua pensione, ma ero economicamente autonomo e il bar venne aperto solo per darle un lavoro».
Si difende il 66enne di S. Pietro di Feletto finito a processo con l'accusa di violenza sessuale nei confronti della figlia 55enne della compagna. Una mano, infilata sotto la gonna e con cui le avrebbe toccato le parti intime. L'uomo ha deposto oggi, martedì 2 novrembre, nell'ambito del procedimento in cui deve rispondere anche di lesioni, percosse e minaccia.

La storia, che risale al 2017, si sarebbe svolta al di fuori del bar di Possagno, vicino alla Gipsoteca, che lui e la sua presunta vittima avrebbero gestito insieme. In quel periodo il 66enne era impegnato in una relazione con la madre, con la quale sarebbe andato anche a  convivere, quando i protagonisti della vicenda avrebbero colto la possibilità di gestire un locale nella località collinare del Trevigiano. Ma dopo un periodo di calma ci sarebbero stati scatti d'ira da parte dell'uomo, che se la sarebbe presa soprattutto con la 55enne.

«Ti giuro che ti faccio sparire dalla faccia della terra, se mi fai rompere con tua madre, giuro che ti taglio le canne della gola» avrebbe in una circostanza. «Io per il bene di mia madre ho accettato all'inizio la convivenza - ha detto la vittima, sentita dai giudici - anche se in una casa di sole donne è difficile coabitare con un uomo».

Ma sulla deposizione della donna pesa quello che avrebbe detto sua madre, che chiamata a testimoniare l'ha descritta come un soggetto molto problematico, vittima di ansie e che in passato sarebbe stata in cura presso un centro di salute mentale. L'udienza è stata rinviata al 22 luglio del 2022 per la discussione e la sentenza.

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