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Cronaca Castelfranco Veneto

Libraia pubblica post Facebook contro i Marò: scattano le minacce

Protagonista dell'episodio la titolare della libreria Ubik di Castelfranco Veneto, minacciata personalmente per un post irriverente contro i fucilieri

CASTELFRANCO VENETO - Ha scritto un messaggio "contro" i Marò con il profilo Facebook personale, ricevendo poi insulti e minacce sul social network da diversi clienti e non solo. Protagonista del fatto Clara Abatangelo, titolare della libreria Ubik di Castelfranco Veneto.

Nei giorni che hanno infatti anteceduto l'ultimo weekend, sul proprio profilo personale la proprietaria ha deciso di pubblicare un "post", critico e irriverente ad opinione dei più, nei confronti dei due Marò detenuti in India ormai da molti mesi, proprio in concomitanza con il ritorno in Italia del fuciliere Massimiliano Latorre, colpito settimane fa da un'ischemia improvvisa e per questo fatto oggetto di una liberazione condizionata per quattro mesi con cui il Governo indiano gli ha permesso di tornare a casa.

Il messaggio incriminato recitava così: "Bentornato Latorre! Ci auguriamo che tornino presto a casa anche i pescatori con cui hai giocato al tiro al piattello assieme all'amico tuo (ndr. Salvatore Girone)W i Marò! W la Marina Militare! W la Repubblica Italiana che ripudia la guerra con i suoi soldatini". Subito però la bacheca della titolare ha iniziato ad essere riempita di insulti e minacce, ma anche di messaggi di persone che comunque appoggiavano le parole della signora. Qualcuno però è andato anche "oltre", minacciando di dare fuoco al locale o alla stessa titolare o ancora di far si che fosse lei stessa a finire in ostaggio in India al posto dei due Marò. La discussione sul merito dei due fucilieri è continuata però con toni molto accesi nonostante Clara Abatangelo abbia più volte ribadito che il messaggio non era riferito ai due militari, ma piuttosto contro la violenza in generale e in favore dei pescatori rimasti uccisi nel conflitto a fuoco. "No alla retorica dell'eroe nei confronti dei fucilieri - dichiara Clara Abatangelo - gli eroi sono altri, sono coloro che per esempio sminano i campi rischiando ogni giorno la vita. Io sono per la non-violenza, la non-militarizzazione". 

Purtroppo però, in questi ultimi giorni, non tutta la clientela sembra aver preso la querelle sui Marò nel modo migliore, tanto che molti avventori hanno già chiamato la libreria per disdire le loro prenotazioni o semplicemente per far sapere che non compreranno più nulla in futuro all'interno dell'Ubik. 

LA REPLICA COMPLETA DELLA TITOLARE:

"Auspicandomi il rientro a casa dei pescatori, avrei voluto porre l'attenzione sul fatto che sono morti due civili innocenti e che quasi nessuno se ne stesse occupando. Il tono sarcastico (tiro al piattello) e canzonatorio (soldatini) voleva fare da contraltare alla retorica dell'eroe che mi risulta da sempre insopportabile e che in questi giorni dilaga. Mi occupo da un decennio di mediazione e riconciliazione non violenta di conflitto (ICP) e di educazione, studi e ricerche per la pace (CUSRP dell'Università di Trieste). Più me ne occupo, più ritengo urgente e prioritaria la costruzione di una cultura nonmilitarista, di un mondo in cui gli eroi se ne vanno in giro disarmati a prevenire, raccontare e risolvere conflitti. In quest'ottica, ritengo l'esercizio del potere d'acquisto un'arma legittima e sacrosanta: mi sta benissimo che chi non è d'accordo con le mie idee non compri i libri nella mia libreria. Mi sta meno bene che qualcuno scivoli dal piano delle proprie opinioni a quello di minacce più o meno velate e farneticanti. Non perché le ritenga degne della mia paura, ma perché danno origine a questi polveroni e ci tolgono ancora una volta la possibilità di capirci e di entrare nel merito delle cose che ci accadono intorno. Detto questo: la mia missione del porre l'attenzione sui pescatori mi sembra egregiamente fallita."

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