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Prefettura, presentato il "Piano Nazionale Integrazione de titolari di protezione internazionale"

La Prefettura di Treviso  ha avviato  la  costituzione di un Tavolo interreligioso nell’ambito di una riunione del Consiglio Territoriale per l'immigrazione

TREVISO Nel pomeriggio di ieri 26 ottobre si è tenuta la riunione del Consiglio Territoriale per l'immigrazione, presieduta dal Prefetto di Treviso, Laura Lega, per la presentazione del Piano Nazionale Integrazione dei titolari di protezione internazionale approvato lo scorso 26 settembre da Tavolo di Coordinamento Nazionale, con l’intento di costruire un sistema di pieno inserimento nella società dei beneficiari di protezione internazionale. Con riferimento al dialogo religioso ed interculturale previsto dal Patto Nazionale per un Islam italiano la Prefettura di Treviso  ha avviato  la  costituzione di un Tavolo interreligioso nell’ambito di una riunione del CTI del 24.7.2017.

Con riferimento invece alla formazione linguistica e all’accesso al sistema di istruzione è stato stipulato  in data  21 settembre 2016  dal Prefetto di Treviso con CPIA, COBIS artigianato e il Coordinamento Provinciale per il Volontariato di Treviso, il Protocollo “Insieme nell’accoglienza” per stimolare un percorso di apprendimento che, partendo dalla studio della lingua italiana, arrivi alla frequenza di tirocini formativi passando per la partecipazione a corsi sulla sicurezza.

In aggiunta a tali ambiti di intervento, la strategia di inclusione  definita nel Piano Nazionale Integrazione dei titolari di protezione internazionale prevede ulteriori misure  dirette ad agevolare l’inserimento socio – lavorativo,   nonché una serie di azioni dirette ad  agevolare l’acceso al servizio sanitario, all’alloggio e alla residenza di tutti rifugiati, con particolare attenzione alle categorie vulnerabili. Nel corso della riunione i partecipanti hanno presentato diverse  esperienze positive già realizzate sia  come organizzazione di tirocini formativi per le attività richieste dal mercato che risultano prive di copertura da parte della manodopera locale,  sia come reperimento di soluzioni alloggiative per il tramite del volontariato o presso le famiglie di residenti in provincia della stessa nazionalità dei beneficiati di protezione.

Nel corso della riunione è stato anche presentato l’avviso, pubblicato il 17 ottobre scorso sul sito del dipartimento della Gioventù e del servizio civile nazionale della P.C.M., per la partecipazione di 3000 giovani titolari di protezione internazionale ed umanitaria  a progetti di servizio civile finanziati da risorse europee.

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