rotate-mobile
Cronaca Preganziol

Debiti per 200mila euro: asilo sfrattato e bimbi a casa

L'ufficiale giudiziario ha eseguito il provvedimento giovedì mattina. Il personale dell'attività gestita da Michela Zanotto è stato costretto a contattare i genitori per riportare a casa i giovanissimi. In molti avevano già pagato la retta di giugno

Schiacciato dal peso dei debiti, quasi 200mila euro in affitti mai pagati, l'asilo Brum Brum di Preganziol di Michela Zanotto è stato sfrattato nella mattinata di giovedì. L'arrivo dell'ufficiale giudiziario ha portato il personale della struttura ad avvisare i genitori, chiedendo loro di venire a prendere i propri figli. Sembra che la direttrice non avrebbe neppure avvisato il personale dell'imminente sfratto. Martedì sera presso la sala del municipio di Preganziol, alle 20.30, si terrà un incontro tra amministrazione comunale e genitori per arrivare ad una rapida soluzione del problema. L'ipotesi è quella di facilitare l'ingresso di un nuovo gestore della struttura.

A far emergere il caso è stato il consigliere comunale di minoranza Raffaele Freda, capogruppo di Impegno Comune: «Le madri sgomente – dichiara Raffaele Freda capogruppo in Consiglio Comunale di Impegno Comune – hanno immediatamente avvertito gli organi politici della città per cercare una soluzione in tempi rapidi». Infatti la comunicazione dello sfratto è caduta come un fulmine a ciel sereno, sia i genitori che gli amministratori erano all’oscuro della situazione debitoria dei titolari dell’asilo e delle relative procedure esecutive in corso.

Il lascito di questa vicenda. «Sono oltre 30 famiglie che devono reperire un nuovo luogo educativo per i bambini – prosegue Freda – una ricerca affannosa visto che dovranno trovare delle soluzioni compatibili con le esigenze dei piccoli e della famiglia stessa. Abbiamo immediatamente presentato un’interrogazione al Sindaco per comprendere a quali soluzioni avesse pensato e aggiungo: 3 mesi fa avevamo presentato la proposta di istituire un albo comunale delle babysitter dal quale le famiglie avrebbero potuto attingere rapidamente il contatto di persone referenziate ma Sindaco e maggioranza bocciarono la nostra mozione senza un motivo vero e ce ne rammarichiamo perché oggi, ad esempio, sarebbe utilissimo!».

Pertanto da venerdì il territorio di Preganziol registra un nido d’infanzia in meno con il disappunto delle 32 famiglie che avevano iscritto i bambini al “Brum Brum” oltre a quelle che, iscritti invece alla Scuola d’Infanzia paritaria Maria Immacolata e Mons. Romanello, godevano soltanto dei servizi pomeridiani del nido in questione. Sempre Freda: «Ora la principale speranza è che un altro operatore del settore rilevi l’attività e consenta la prosecuzione senza che si perda troppo tempo, tuttavia i tempi per un’operazione del genere – tra stipula del contratto d’affitto e l’apertura della nuova attività – potrebbero essere lunghi, per questo chiediamo un impegno concreto all’amministrazione di elaborare una possibile soluzione perché per quanto si tratti di un’attività privata essa ricopre comunque una funzione di tipo sociale ed educativo che quindi ha rilievo pubblicistico. Inoltre, è sempre bene tenere a mente che il Comune è l’ente più prossimo a cittadini e famiglie, se in questesituazioni non possono ottenere delle risposte da noi non vedo da chi altro potrebbero riceverne».

Dello stesso parere la collega Consigliere Simonetta Trabucco: «Possiamo dire che per le famiglie si è trattato di un vero e proprio shock, ne comprendo la rabbia e la preoccupazione che deriva adesso dall’incertezza circa la riapertura del nido e sulle soluzioni possibili. Io e Raffaele restiamo comunque a disposizione dei genitori e vigileremo come sempre sulle iniziative intraprese dall’amministrazione».

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Debiti per 200mila euro: asilo sfrattato e bimbi a casa

TrevisoToday è in caricamento