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Cronaca Preganziol

L'etilometro non è revisionato, barista vince la causa

Un 51enne di Treviso era stato pizzicato dai carabinieri di Mogliano Veneto con un tasso alcolemico pari a 0,98 grammi su litro ma l'apparecchiatura non era stato sottoposto ai controlli periodici

Oltre al danno la beffa deve aver pensato un automobilista 51enne trevigiano quando i carabinieri di Mogliano Veneto gli hanno ritirato la patente per guida in stato di ebbrezza. A chiamare i militari dell'Arma era stato infatti lui stesso, preoccupato per essere stato preso di mira da una "banda" di giovani, tutti stranieri, vicino al baldacchino per la vendita di generi alimentari che si trovava nella piazzola antistante a un distributore di benzina, lungo il Terraglio a Preganziol, presso il quale si era fermato.

Ma l'uomo, che aveva fatto ricorso contro un decreto penale di condanna di mille e trecento euro, di cui settecentocinquanta in sostituzione di 10 giorni di arresto, alla fine l'ha avuta vinta. L'etilometro con il quale gli è stata fatta la misurazione del tasso alcolemico non era stato debitamente revisionato ed è stato assolto nel processo con il quale aveva fatto ricorso del decreto.

«Alito fortemente vinoso, bocca impastata, equilibrio precario, comportamenti dai quali si evince l'assunzione di sostanze alcoliche» scrivono nel loro rapporto i carabinieri. E dalla misurazione emerge un tasso alcolico pari a 0,98 grammi su litro. Il 51enne, difeso dall'avvocato Fabrio Capraro, è però riuscito a dimostrare che lo strumento utilizzato per misurargli la quantità di alcol non era stato opportunamente revisionato. A essere decisiva è stata la deposizione del perito della difesa Giorgio Marcon, che ha argomentato come l'uso di etilometri non certificati annualmente sia non solo poco veritiero ma assolutamente in contrasto con quanto previsto dalle norme di legge.

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