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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Preganziol

Anziana travolta a Preganziol, chiesto il rinvio a giudizio per l'automobilista

L'incidente era avvenuto a Preganziol il 13 luglio 2017: a perdere la vita, a causa delle gravi lesioni riportate, Gisella Rizzi, 79 anni. Ad investirla un 76enne di Mogliano

PREGANZIOL Procedeva “a una velocità non adeguata allo stato dei luoghi (in pieno centro e in corrispondenza delle strisce pedonali) e, senza prestare la dovuta attenzione alla presenza di persone sulla carreggiata (…), ometteva di dare la precedenza al pedone che stava attraversando la strada servendosi di un attraversamento pedonale, investendolo e cagionandone la morte per colpa consistita nella dedotta negligenza e violazione di legge”, più precisamente degli articoli 140, 141 e 191 del Codice della Strada.

Sono queste, a conclusione delle indagini preliminari del procedimento penale aperto all'indomani della tragedia, le inequivocabili motivazioni alla base della richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pubblico Ministero della Procura di Treviso, dott. Massimo De Bortoli, nei confronti di D. Z., 76 anni, di Mogliano Veneto, indagato per omicidio stradale per la morte di Gisella Rizzi, 79 anni, residente a Preganziol ma originaria di Camponogara, nel Veneziano, dove abitano tuttora i due fratelli, affidatisi a Studio 3A, e dov'è stata sepolta.

Il drammatico incidente è successo, appunto, a Preganziol il 13 luglio 2017 ed ha destato grande scalpore, anche perché è avvenuto in pieno centro, di mattina e nel giorno del mercato settimanale sotto gli occhi di decine di persone. L'incolpevole anziana era uscita di casa proprio per fare delle compere tra i banchi degli ambulanti ma verso le 10 è stata investita mentre attraversava a piedi via Terraglio, regolarmente sulle strisce pedonali, dalla Mazda 2 condotta da D. Z., che procedeva in direzione Treviso, rovinando sull'asfalto dopo un volo di diversi metri.

I medici dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso, dov'è stata subito trasportata, hanno fatto tutto il possibile per salvarla, ma le gravi lesioni riportate, tra cui un trauma cranico facciale e svariate fratture in tutto il corpo, le sono state fatali: il 15 luglio il suo cuore ha cessato di battere. Il nesso di causa tra il sinistro e il decesso era così evidente che il magistrato non ha neppure ritenuto necessario disporre l'autopsia, dando subito il nulla osta per i funerali. In relazione alla richiesta di rinvio a giudizio, il Gup, dott. Gianlugi Zulian, ha fissato l'udienza preliminare per il prossimo 26 giugno 2018, alle 9, in tribunale a Treviso.

Dunque, un altro importante passo avanti nelle loro legittime aspettative di giustizia per i due fratelli della vittima, vedova e senza figli, i quali, attraverso la consulente personale Daniela Vivian, si sono affidati a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela de diritti dei cittadini. Studio 3A ha subito preso contatti con la compagnia di assicurazione della vettura investitrice, Zurich, per ottenere anche un equo risarcimento per i propri assistiti e ora, alla luce l'ormai decisa direzione riguardo alle responsabilità imboccata dal procedimento penale, confida in una rapida chiusura anche del capitolo civile della tragica vicenda.

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