Gli raccontano quello che è successo nello schianto, Ronnie Levacovic piange disperato
Il 25enne rom si è completamente svegliato dalla sedazione profonda ed è stato trasferito presso il centro di recupero ortopedico dell'ospedale di Motta di Livenza. Il giovane non ricorda ancora nulla dell'incidente in cui, il 24 marzo, ha causato la morte di Mara Visentin e Miriam Cappelletto, tamponate dalla sua Bmw che stava guidando in stato di ubriachezza
Quando i familiari gli hanno detto ciò che è veramente successo la sera del 24 marzo scorso, Ronnie Levacovic ha pianto. Nei giorni scorsi il 25enne rom, che ha causato il folle e tragico incidente avvenuto lungo il terraglio e costato la vita a Mara Visentin e Miriam Cappelletto, si è completamente risvegliato dalla sedazione profonda cui era stato sottoposto nell'ospedale di Treviso, dove era ricoverato nel reparto di terapia intensiva.
La notizia delle conseguenze del sinistro lo avrebbe profondamente turbato, tanto da fargli versare lacrime in un pianto disperato. L'uomo a tutt'oggi non ricorda nulla dello schianto ma si trattarebbe di una perdita di memoria passeggera, scongiurando così l'ipotesi di danni importanti a livello neurologico. Alla luce delle sue condizioni, che sono in lento miglioramento, il giovane è stato trasferito al nosocomio di Motta di Livenza, dove verrà preso in cura dagli specialisti del centro di recupero ortopedico per affrontare quella che si annucia come una lunga riabilitazione.
Intato domani 20 aprile inizierà la perizia cinematica sulle due macchine incidentate per capire la reale dinamica dell'incidente mortale. Secondo quanto filtrato fino ad oggi da ambienti investigativi, il 25enne sarebbe stato ubriaco quando ha provato la manovra folle - prima il sorpasso, poi un brusco rientro a destra - che ha causato l'impatto, avvenuto da dietro, sulla Citroen C1 guidata da Mara Visentin, 62enne che si trovava alla guida, e Miriam Cappelletto, 51 anni, seduta al suo fianco, morte sul colpo.
Quella sera Ronnie era stato ad una cena con amici, poi avrebbe riaccompagnato la compagna in via Bindoni prima di prendere e dirigersi verso il Terraglio. Dello schianto, avvenuto mentre la Bmw del giovane stava transitando ad almeno 150 chilometri all'ora, sarebbe stato testimone un amico, che percorreva la strada proveniente da Venezia e che si sarebbe trovato di fronte la scena. Con ogni probabilità si tratta l'uomo di cui parla una ragazza di 20 anni, residente nel zona dell'incidente, che lo avrebbe sentito chiaramente dire: «No, Ronnie, cosa hai combinato». Nei confronti di Levacovic la Procura di Treviso ha aperto un fascicolo in cui il 25enne è indagato per duplice omicidio stradale. Se dovesse finire a giudizio, come è probabile, rischia una pena detentiva fino a 18 anni di carcere.