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Cronaca Preganziol

Schianto mortale sul Terraglio, Ronnie Levacovic adesso punta ad un patteggiamento

Il 25enne è accusato di essere il responsabile del tragico incidente in cui, il 24 marzo scorso, sono morte Mara Visentin e Miriam Cappelletto. Ora il giovane, attraverso il suo avvocato, vorrebbe chiedere una applicazione pena

Ronnie Levacovic cambia la propria strategia processuale. Il 25enne rom che del 24 marzo scorso, ha tamponato e ucciso Mara Visentin e Miriam Cappelletto lungo il Terraglio, poco lontano dalla sala "bingo" dove le due vittime aveva trascorso la serata e da dove stavano tornando a casa a Preganziol, punta ora ad un patteggiamento. Si tratterebbe, almeno nelle intenzione del suo legale, l'avvocato Francesco Murgia, di ottenere una applicazione della pena sotto i quattro anni di reclusione. Levacovic è accusato di duplice omicidio stradale, aggravato dal fatto di essere stato, al momento di provocare l'incidente, ubriaco. 

La difesa vincola comunque la proposta di patteggiamento alla condizione per cui la Procura (che deve dare comunque il proprio parere assenso) sia "disponibile" a riconoscere alcune circostanze considerate come delle attenuanti: il fatto che Mara Visentin e Miriam Cappelletto, come emerso dalle risultanze della perizia sui due mezzi coinvolti nella carambola mortale, non avrebbero indossato la cintura di sicurezza il particolare secondo cui l'auto su cui si trovavano le due donne avrebbe viaggiato con i fari spenti.

Quella sera l'uomo la sua Bmw in stato di alterazione alcolica. Secondo le analisi del laboratorio di tossicologia clinica e forense il livello di alcol nel sangue era di almeno 1,05 grammi su litro. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Giulio Caprarola e condotte dai carabinieri di Treviso, hanno appurato che quando ha preso in mano la macchina per farsi un giro sul Terraglio, dopo aver riaccompagnato a casa i familiari dopo una cena con amici, Levacovic era insomma "brillo". Con i freni inibitori ridotti ai minimi termini avrebbe affrontato la strada a tutta velocità fino ad incrociare la Citroen C1 con dentro la Visentin e la Cappelletto. Il tamponamento sarebbe avvenuto per non aver rispettato le distanze di sicurezza tra i veicoli e l'impatto sarebbe stato talmente forte (almeno 125 chilometri all'ora) che la Bmw avrebbe "marchiato" il retro dell'utilitaria lasciando impressa la targa anteriore.

L'udienza si terrà davanti al gup di Treviso il prossimo 17 gennaio.
 

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