rotate-mobile
Cronaca Centro / Corso del Popolo

Assegnato a Roberta Mantegna per il ruolo di Norma il Premio Bellussi Valdobbiadene

Al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso c'è stata l'ultima recita di Norma di Bellini e il pubblico ha scelto il suo cantante preferito tra i vincitori del Concorso Toti Dal Monte

TREVISO Martedì al Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso è andata in scena l’ultima recita di Norma di Bellini, opera nata dalla coproduzione tra Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Teatri e Umanesimo Latino S.p.A. di Treviso. L’opera, diretta da Sergio Alapont per la regia di Alessandro Londei, è stata interpretata dai tre cantanti vincitori del XLVI Concorso Internazionale Toti Dal Monte, svoltosi a Treviso dal 27 giugno al 2 luglio 2016: Roberta Mantegna (Norma), Yulia Gorgula (Adalgisa), Volodymyr Tyshkov (Oroveso); con loro si sono esibiti Nelson Ebo nel ruolo di Pollione, Valentina Corò in Clotilde e Eder Vincenzi in Flavio. Durante le recite dell’opera, al pubblico presente in sala è stato chiesto di esprimere la propria preferenza per uno dei due cantanti vincitori del Concorso. Al termine dell’ultima rappresentazione dell’opera, Roberta Mantegna interprete del ruolo di Norma, è stata proclamata vincitrice del Premio Bellussi Valdobbiadene 2016.

ROBERTA MANTEGNA Nata a Palermo nel 1988, sin dall’età di 8 anni ha coltivato le sue doti canore partecipando alle stagioni della Fondazione Teatro Massimo di Palermo nel coro di voci bianche. Tale passione si è concretizzata col conseguimento del diploma di pianoforte nel 2009 e di canto lirico nel 2010, presso il Conservatorio V. Bellini di Palermo, rispettivamente con Enza Vernuccio e Giovanni Bavaglio. Contemporaneamente si è perfezionata con i soprani Dimitra Theodossiou e Renata Scotto presso L’Accademia Santa Cecilia di Roma. Nel 2011 ha partecipato al “Progetto Pogas: musica prodotta dai giovani per i giovani” presso la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana come solista nella prima assoluta in italiano della fiaba madrigalistica L’unicorno, la Gorgona e la Manticora: le tre domeniche di un poeta di G. Menotti.

Nel giugno 2013 si è esibita al Teatro Petruzzelli sotto la direzione del M. Angius nel Grand Pianola Music di John Adams. Nello stesso anno ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale di canto Valerio Gentile a Fasano. Nel 2014 è stata finalista al Concorso Internazionale Scaligero Maria Callas tenutosi a Verona, presidente di giuria Cecilia Gasdia. È stata inoltre Ancella dello Strascico nell’Elektra di Strauss diretta da J. Nott per la Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari. Nell’ottobre dello stesso anno ha vinto il secondo premio al XXVII Concorso Lirico internazionale Iris Adami Corradetti, presidente di giuria Mara Zampieri, e recentemente ha vinto il secondo premio e il premio miglior voce femminile al XVII Concorso Internazionale Umberto Giordano. Nel luglio 2015 è stata cover del soprano Davinia Rodriguez nella Medea in Corinto di G. Simon Mayr al Festival della Valle d’Itria sotto la direzione di Fabio Luisi. Nel luglio 2016 ha vinto il Concorso Internazionale per Cantanti Toti Dal Monte con il ruolo di Norma. Diplomata al biennio di specializzazione di canto lirico-operistico presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari nel 2015, studia tecnica vocale con Lucrezia Messa e repertorio con Domenico Colaianni. Attualmente sta svolgendo un training on the job presso il Teatro dell’Opera di Roma all’interno della Fabbrica Young Artist Program.

***

Fin dal 1969 Bellussi Valdobbiadene, da sempre sensibile e attenta alle manifestazioni culturali dell’area in cui opera, ma non solo, ha scelto di sostenere il Concorso Internazionale per Cantanti “Toti Dal Monte. Il Premio Bellussi, che nel 1999 ha ottenuto a sua volta il prestigioso “Premio Guggenheim Impresa e Cultura”, è una borsa di studio che vuole essere di aiuto e stimolo ai giovani cantanti a proseguire sulla strada, non certo facile, del perfezionamento artistico.


BELLUSSI E BELPOGGIO: DUE NOMI, DUE STORIE, UNA FAMIGLIA


Enrico Martellozzo rappresenta l’ultima generazione della famiglia Martellozzo che da oltre 100 anni opera nel settore del vino in Veneto. Nel 1993 viene rilevata la storica azienda Bellussi Spumanti di Valdobbiadene, nel cuore del Prosecco DOCG, prendendo il nome di Bellussi Valdobbiadene per sottolineare il legame della Maison con la tradizione del proprio territorio. Sotto la guida di Enrico Martellozzo, coerentemente con l’obiettivo della qualità, si è investito nei vigneti e nell’adeguamento tecnologico delle cantine. Nel 2000 la “carta dei vini” si è arricchita e strutturata presentando oltre alla Linea Bellussi, la Linea Belcanto, che è il risultato di una “amorosa” ricerca dell’enologo dell’Azienda Francesco Adami, responsabile comunque di tutta la produzione e che prevede l’impiego anche di Chardonnay e Pinot Noir. Per quattro anni consecutivi, al Concorso Enologico Spumanti d’Italia, Belcanto Millesimato Dry ha ottenuto il Nastro d’Argento, primo premio assoluto nella categoria Charmat.

Enrico Martellozzo è però uomo di cultura non solo vinicola. Da vero e competente melomane ha istituito già nel 1996 il “Premio Bellussi Valdobbiadene” riservato ai vincitori del Concorso Internazionale per Cantanti “Toti Dal Monte”, con l’obiettivo di caratterizzare il proprio marchio in un contesto culturale aperto ai giovani. Questa iniziativa ha ottenuto un significativo apprezzamento dal “Premio Guggenheim – Impresa & Cultura”. Non solo, per due anni Belcanto di Bellussi è stato partner del Festival Pucciniano di Torre del Lago. “Questi eventi sono per noi – dice Enrico Martellozzo - ottimi strumenti di comunicazione perché l’ impresa deve fare anche cultura. Nelle aree vip si può degustare il nostro prodotto e il brand si arricchisce ulteriormente di contenuti culturali”. Da quattro anni è fornitore ufficiale della Fondazione Biennale di Venezia e in particolare della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Tanto che nel 2010 è stato presentato un nuovo vino che Enrico Martellozzo ha voluto dedicare ai 78 anni di storia della Mostra del Cinema: Lido 1932. Un Collio bianco DOC, ottenuto da uve di Pinot Grigio per l’80% e di Ribolla Gialla per il 20%. “Siamo felici – continua Enrico Martellozzo – di aver potuto firmare questo accordo. L’esperienza degli anni precedenti e il lavoro svolto insieme ha permesso delle sinergie di sicuro interesse. D’altra parte da oltre dieci anni la nostra Azienda ha scelto di supportare le varie forme d’arte per comunicare il proprio brand.”

Fedele alla sua tradizionale ricerca della qualità e stimolato dalla moglie Renata Rami, grande appassionata della Toscana, Enrico Martellozzo ha acquistato anni fa una tenuta nel territorio di Montalcino che ha chiamato Belpoggio. Un ‘progetto di famiglia’ nel quale è stato coinvolto l’enologo di fiducia Francesco Adami. Belpoggio è una tenuta di 10 ettari di cui 5 vitati (100% Sangiovese grosso) e gli altri costituiti da un antico uliveto, situata a soli 500 metri dall’Abbazia di Sant’Antimo con uno straordinario panorama sulla Val d’Orcia. L’antica dimora è stata ristrutturata con rigore architettonico mentre le cantine sono state completamente rinnovate e adeguate con le più moderne tecnologie di vinificazione. Una particolare attenzione è stata rivolta all’area dell’invecchiamento che avviene per 36 mesi in piccole botti di rovere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Assegnato a Roberta Mantegna per il ruolo di Norma il Premio Bellussi Valdobbiadene

TrevisoToday è in caricamento