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Premio Riflettore Donna: il Comune di Treviso consegna il riconoscimento alla Dott.ssa Rando

L'8 marzo alle 18 la premiazione nell'Auditorium di Santa Caterina. Una scelta approvata e richiesta fortemente dalle donne trevigiane e dalla politica locale

TREVISO L’8 marzo delle donne trevigiane sarà una giornata all’insegna della non violenza, della lotta alle discriminazioni e della promozione della gentilezza e del rispetto. L’appuntamento ufficiale è rappresentato dalla cerimonia del Premio Riflettore Donna, che si terrà martedì con inizio alle ore 18, nell’Auditorium di Santa Caterina. Il prestigioso premio è una onorificenza civica che il sindaco, ogni anno, su proposta congiunta della Commissione Pari Opportunità e della Consulta femminile, decide di assegnare ad una donna trevigiana che nel suo percorso professionale si sia distinta per qualità, senso civico e professionalità.

La scelta unitaria e motivata del mondo femminile trevigiano ha indicato per quest’anno Teresa Rando, psicologa e psicoterapeuta dell’ULSS 9, professionista di grande spessore umano ed esperienza che nel proprio impegno professionale quotidiano riesce ad affrontare con competenza temi complessi e profondi come quello della salute sessuale e della corretta educazione all’affettività, aiutando le numerose donne vittime di violenza, le coppie in crisi, gli adolescenti perseguitati dal bullismo, supportando i progetti educativi delle scuole trevigiane di ogni ordine e grado nelle quali è responsabile del percorso formativo di educazione all’affettività ed alla sessualità. “E’ certamente un’occasione per presentare alla cittadinanza l’impegno che le donne svolgono a favore della nostra città – dichiara l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Treviso Liana Manfio –Grazie al lavoro di Teresa Rando, che ha incontrato in questi anni quasi 5mila studenti su richiesta degli insegnanti, sono emerse situazioni di violenza che sarebbero altrimenti restate taciute. Violenza contro i giovani e i bambini, ma anche contro le donne, che viene perpetrata in ambito familiare e che Teresa Rando ha saputo affrontare in modo efficace, anche avvalendosi di tecniche di comunicazione diverse e innovative. Tutto questo riuscendo sempre a fare squadra tra i professionisti che con lei lavorano e operano”. “La candidatura di Teresa Rando”- spiega la presidente della Commissione Pari Opportunità Simonetta Serri – “è coerente con l’opera culturale e di sensibilizzazione che la nostra Commissione Pari Opportunità sta portando avanti per contrastare la violenza contro le donne, le discriminazioni in genere ed ogni forma di bullismo. Aiutare una donna a sporgere denuncia per una violenza subita, contribuire alla formazione delle giovani generazioni per un corretto e salutare approccio all’affettività e sessualità, riuscire ad individuare precocemente i segnali di abuso nei bambini e negli adolescenti, significa promuovere una società migliore, più serena, dove la scuola diventa uno spazio di ascolto del disagio e dove l’incontro con una psicologa può cambiarti la vita”.

Ed il percorso professionale ultradecennale di Teresa Rando non lascia spazio a dubbi: nelle oltre 100 pagine, il fascicolo depositato dalle donne trevigiane per la candidatura, mette insieme il suo ampio curriculum scientifico, i titoli ottenuti, i progetti didattici, l’ideazione di campagne contro la violenza, le richieste di presidi e docenti per interventi in aula, le testimonianze di studenti, le lettere di ringraziamento di donne che sono riuscite a superare i traumi, prima fra tutte quella della paziente più famosa, la giovane studentessa vittima dello stupro della stazione che, con una commuovente lettera, ha voluto manifestare pubblicamente l’apprezzamento per la qualità del supporto psicologico ricevuto. Significativo anche il supporto alla candidatura espresso dalle donne immigrate trevigiane, che, grazie alla loro presenza in Commissione e col supporto psicologico di Teresa Rando, intendono avviare un percorso per superare il grande tabù dell’infibulazione, pratica ancora presente nel contesto locale. Non manca il costruttivo e costante rapporto con le Forze dell’Ordine, che, grazie all’interazione professionale con la psicologa, ha consentito di “scovare” e risolvere alcuni casi importanti di pedofilia, poi risolti positivamente a favore dei minori dalla Giustizia trevigiana. La cerimonia in programma alle ore 18 a Santa Caterina sarà dunque un omaggio al rispetto ed alla gentilezza, prevede vari interventi oltre al “piatto”, simbolo del premio, che sarà consegnato dal sindaco alla candidata. Dopo il momento artistico e musicale iniziale, sono previsti gli interventi di Liana Manfio, Assessore alle Pari Opportunità, Simonetta Serri, presidente della Commissione Pari Opportunità, Lucia Turrisi, presidente della Consulta femminile. Previste inoltre alcune “voci” autorevoli, tra cui alcuni esponenti degli studenti. Concluderà la cerimonia un aperitivo a base di prodotti tipici locali.

Nel frattempo anche Treviso Civica ha espresso il suo convinto apprezzamento al conferimento del premio alla Dott.ssa Rando: "I progetti didattici, l’ideazione di campagne contro la violenza, le richieste di presidi e docenti per interventi in aula che hanno coinvolto migliaia di alunni delle scuole di ogni ordine e grado dal 1993 ad oggi, le testimonianze degli studenti e le lettere di ringraziamento di donne che sono riuscite a superare i traumi. Questo è il lavoro decennale della dottoressa Rando, insieme al suo ampio curriculum scientifico, che testimonia l’impegno di cura quotidiana per le sofferenze di molti, ma soprattutto per la crescita nei  giovani di pensieri e comportamenti  di ‘gentilezza’. Rispettare le caratteristiche di ognuno, realizzando concretamente i diritti costituzionali, significa creare spazi di vita liberi da violenza e dalle tragedie che continuamente questa provoca – tragedie anche vicinissime a noi, come testimoniano la cronaca e l’incremento esponenziale delle varie forme di bullismo. E la risoluzione positiva di casi importanti di pedofilia, frutto dell’impegno congiunto della dottoressa Rando, delle forze dell’ordine e degli organi giudiziari trevigiani, costituisce il risvolto concreto di un’attività che si preoccupa della difesa e del benessere reale delle persone. L’assegnazione del  Premio Riflettore Donna alla dottoressa Rando riconosce quindi l’importanza e la necessità di un’opera che favorisce la coesione sociale, attraverso la lotta alle discriminazioni e la prevenzione della violenza, fondamentali per formare giovani e adulti responsabili. E la coesione sociale, lo star bene insieme agli altri parte dalle famiglie e dalla scuola, che vivono oggi frequenti situazioni di difficoltà e sofferenza nelle relazioni: ci auguriamo che questo cammino prosegua anche attraverso un maggiore e  più consapevole coinvolgimento delle famiglie, non contro qualcuno ma per il bene di tutti. Treviso Civica ringrazia perciò la dottoressa e tutte le persone impegnate con lei per questo lavoro di ‘semina’ e cura per le persone, insieme alla generosità con cui lo svolgono: è un prezioso - forse il più prezioso - investimento per una città migliore".

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