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Cronaca

Seni nudi al Duomo, la Diocesi: «Una provocazione gratuita». Indaga la Digos

Il commento di Monsignor Giuliano Brugnotto, vicario generale della Diocesi di Treviso, dopo il blitz di sette ragazze. Alla manifestazione organizzata da "Non una di meno", centro sociale "Django" e altre associazioni, hanno partecipato circa 2mila persone. Il Comune, nel caso emergano profili di carattere penale è pronto a chiedere i danni d'immagine

«La Diocesi non entra nel merito della vicenda, ma esprime dispiacere nell'apprendere di gesti, gratuitamente provocatori, messi in atto sabato sul sagrato della chiesa cattedrale, gesti che si commentano da soli». Queste le parole di Monsignor Giuliano Brugnotto, vicario generale della Diocesi di Treviso, che ha così commentato il blitz di sette giovani partecipanti al pride di sabato scorso che si sono staccate dal corteo e a seno nudo hanno dato via ad un flashmob sul tema dell'aborto, sulla scalinata del Duomo, attaccando frontalmente la chiesa. Dispiace che un dramma complesso e di così grande portata sociale, e personale per le donne che lo vivono, venga semplificato con qualche slogan»: aggiunge ancora Brugnotto. Le forze dell'ordine hanno interrotto l'iniziativa e sull'episodio indaga ora la Digos che potrebbe sanzionare le responsabili del gesto, bollato dal sindaco Conte come "una carnevalata". Il Comune, se dovessero emergere profili penali, potrebbe intentare una causa civile, chiedendo i danni d'immagine agli organizzatori dell'evento.

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