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Cronaca Centro / Ponte Dante

Accusa, difesa e sentenza: ponte Dante attende l'arrivo del processo aea Vecia

Processo a suon di dialetto trevisan, per l'anziana appesa lungo il Sile a ponte Dante. "Non xe queo che non a gà combinà, ma piuttosto queo che gà fatto in Città" - ci svela in anteprima il "Magistrato" Maurizio Meneguz

TREVISO Si prospetta un 8 marzo amaro per la "Vecia" più "brusada" della Marca. Stiamo parlando naturalmente dea "Vecia de Metà Quaresima", da sempre simbolo di quel che non va in Città e non solo. Accusa, difesa e giudice (imparziale) pronti a darsi battaglia a suon di dialetto trevisan, per l'anziana appesa lungo il Sile a ponte Dante. "Non xe queo che non a gà combinà, ma piuttosto queo che gà fatto in Città" - ci svela in anteprima il "Magistrato" Maurizio Meneguz.

Pare che all'accusa non siano piaciute molto le multe "messe e cavae" dal comandante della polizia locale Maurizio Tondato ai ciclisti di viale Vittorio Veneto. Ovviamente non troverà pace neanche quest'anno la super-discussa piazza Santa Maria dei Battuti. Il giudice ha già la soluzione giusta per i "bocia" e i "tosati" dei Battuti per "chietarli na scianta". Insomma di "Capee" ne ha fatte tante anche quest'anno ea Vecia ed evitare il rogo in pubblica piazza non sarà per nulla facile, perchè al dire il vero in tutti questi anni non si è mai salvata. I sommozzatori, accompagnati dalla cavalcata delle valchirie, sono già pronti a risalire il fiume silente e ad accendere la Vecia. Perchè, anche se dovesse piovere, la Vecia non si salverà.

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