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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Contrabbando di uccelli da richiamo, imputati di nuovo in aula

Nuova "puntata" del processo che vede coinvolte una ventina di persone in un traffico di volatili e specie protette. Andrea Zanoni: "Mi auguro che sia fatta giustizia"

Nuovo capitolo della vicenda che vede una ventina di persone coinvolte in un traffico di specie protette, a Treviso.

Giovedì scorso, in tribunale, si è tenuta una nuova udienza del processo che ha tra i suoi imputati il responsabile di un centro di cattura di volatili di Cordignano, due dipendenti della Provincia di Treviso e altre sette persone.

Il 20 giugno ha parlato, per oltre due ore, di uno degli investigatori della Forestale che permise di portare alla luce il traffico di animali selvatici. Il militare ha risposto alle domande del pm Gabriella Cama, degli avvocati difensori e dei legali di parte civile della LAV e della LAC.

Il processo è stato quindi aggiornato al 19 dicembre prossimo, quando saranno chiamati in aula altri testimoni dell’accusa, prima di passare ai teste della difesa.

L’inizio dell'inchiesta risale al 2008, quando la Forestale sequestrò il centro di Cordignano. Secondo l'accusa, il 52enne responsabile del centro, protetto dai dipendenti della Provincia, avrebbe avuto a sua disposizione una quantità illecita di uccelli che poi vendeva sul mercato clandestino.

Dalle indagini emerse un vero e proprio traffico di animali, portato avanti tra il 2007 e il 2009, con tanto di laboratorio clandestino di vivisezione artigianale dei tordi da richiamo, dove veniva praticato il sessaggio sui volatili per selezionare i maschi, i soli utilizzabili nella caccia.

Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di maltrattamenti di animali, abuso d’ufficio e furto aggravato, mentre il reato di bracconaggio è caduto in prescrizione dopo tre anni.

Il processo aveva subito un inaspettato stop a gennaio di quest'anno, quando fu richiesto di far tradurre a un interprete le intercettazioni telefoniche in dialetto veneto stretto, incomprensibili al perito, imprevisto che contribuì alla caduta in prescrizione dei capi d'imputazione legati alla caccia.

"Mi auguro che la giustizia non trovi altri intoppi - ha commentato l’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo - Il metodo Berlusconi, fatto di cavilli studiati ad arte dagli avvocati e di rinvii di udienze ad hoc, sta salvando in parte gli imputati e sta mandando in fumo il faticoso lavoro del Corpo Forestale".

CONTRAFFAZIONE DI ANELLI PER UCCELLI DA RICHIAMO: VIDEO

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